Svolta nel risparmio energetico: scoperta una nuova soluzione per climatizzare gli edifici
Alcuni ricercatori dell’Università della California a Los Angeles (UCLA) hanno sviluppato una nuova tecnologia per il riscaldamento e il raffreddamento degli edifici che non richiede l’utilizzo di sistemi di climatizzazione tradizionali, spesso onerosi. Questa innovativa soluzione si basa sull’impiego di materiali speciali in grado di controllare in modo efficace la riflessione del calore tra gli edifici e l’ambiente circostante.
Il principio alla base di questa tecnologia è legato alla radiazione termica, che si propaga tra gli edifici e gli oggetti circostanti sotto forma di onde elettromagnetiche, sfruttando l’intero spettro a banda larga. Tuttavia, tra gli edifici e il cielo, viene utilizzata una gamma più ristretta dello spettro infrarosso, denominata “finestra atmosferica“. Questa differenza crea problemi di raffreddamento per gli edifici a più piani con superfici relativamente più piccole. In estate, infatti, questi edifici tendono a trattenere il calore a causa della ritenzione termica del terreno e delle pareti adiacenti, mentre in inverno perdono più facilmente il calore a causa delle basse temperature esterne.
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Gli scienziati hanno scoperto che alcuni materiali, come il polipropilene ricavato dalla plastica domestica, sono in grado di assorbire e riflettere selettivamente la radiazione termica all’interno della finestra atmosferica. Ciò consente a questi edifici di rimanere più freschi in estate e più caldi in inverno, a differenza dei materiali da costruzione convenzionali.
L’utilizzo di materiali speciali, come la vernice super bianca o il polipropilene, presenta numerosi vantaggi, tra cui il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni di carbonio. Inoltre, questo approccio può rivelarsi particolarmente efficace nelle regioni a basso reddito, dove l’accesso a sistemi di climatizzazione tradizionali non è sempre possibile.
Ora gli scienziati intendono valutare l’entità del risparmio energetico ottenibile con questa tecnologia e testarne l’efficacia su edifici di grandi dimensioni nel sud della California.
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