Tassa sul web: l’Italia cerca il dialogo con Trump per scongiurare sanzioni

L’Italia si sta preparando a un dialogo con l’amministrazione Trump per discutere la controversa tassa sui servizi digitali, con l’obiettivo di evitare possibili ritorsioni da parte degli Stati Uniti. Questa iniziativa è emersa in un contesto di crescente tensione tra Roma e Washington riguardo alle politiche fiscali che colpiscono le grandi aziende tecnologiche.

La tassa italiana sui servizi digitali, introdotta nel 2020, mira a far pagare un’imposta alle aziende tech che generano ricavi nel paese, anche se non hanno una presenza fisica. Tuttavia, gli Stati Uniti hanno criticato questa misura, sostenendo che penalizza ingiustamente le aziende americane.

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Il governo italiano ha riconosciuto la necessità di rivedere la propria posizione e di avviare discussioni costruttive per trovare un compromesso. Fonti governative hanno indicato che l’Italia è disposta a considerare modifiche alla tassa, pur mantenendo l’obiettivo di garantire una giusta contribuzione fiscale da parte delle multinazionali.

Le autorità italiane sperano che il dialogo con l’amministrazione Trump possa portare a una soluzione che eviti ritorsioni economiche, come dazi o altre misure punitive. La situazione attuale rappresenta un’opportunità per Roma di dimostrare la sua cooperazione internazionale e l’impegno a lavorare con i partner globali nella regolamentazione dell’economia digitale.

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