Telegram: Durov risponde ad alcune domande in modo epico

Pavel Durov non è solo il fondatore di Telegram, è una delle figure più dirette e carismatiche del panorama tech. Ogni suo post è un evento e ogni risposta nei commenti è una picconata al sistema.
Quando ricevo una notifica da @durov, prendo i popcorn. L’uomo dietro l’unica app di messaggistica che non si piega, ha pubblicato nuove riflessioni, rispondendo direttamente agli utenti nel suo canale ufficiale. Di seguito, alcuni estratti epici.
Apple, Google e la libertà a rischio
Domanda di Klovis:
Puoi garantirci che Telegram rimarrà accessibile anche se Apple o Google dovessero mettersi di traverso, come accaduto con Parler?
Durov risponde:
«Apple è il pericolo maggiore, perché può bloccare totalmente le app. Ecco perché consiglio sempre Android: puoi installare APK e mantenere il controllo. Stiamo anche sviluppando una web app avanzata per iOS, da usare in Safari come alternativa in caso di censura.»
Server open source? No grazie
Domanda di Ramin:
Perché non rendere open source anche il codice server, come garanzia di trasparenza?
Durov spiega:
«Il codice server non garantisce la privacy. Nessuno può verificare se quello che vedete è effettivamente ciò che viene eseguito. Le chat segrete sono sicure indipendentemente dal server. Pubblicare quel codice servirebbe solo ai governi autoritari che vogliono clonare Telegram per controllare la popolazione. No, grazie.»
Pubblicità su Telegram? Solo se serve. E solo nei canali
Percy chiede:
Sarei disposto a vedere un paio di spot se servisse a sostenere Telegram…
Durov rassicura:
«Mai spot invadenti in chat private o gruppi. Se introdurremo annunci, saranno solo nei grandi canali uno-a-molti. Nessuna profilazione, nessun tracciamento. La privacy prima di tutto.»
E aggiunge:
«Telegram deve generare entrate per restare indipendente. Ma lo faremo senza vendere l’anima. Nessuna pubblicità in chat, nessuna vendita dell’azienda. Solo funzionalità premium per chi le vuole e supporto agli sviluppatori, creatori di sticker e gestori di canali.»
Telegram contro Signal: due mondi diversi
Raja Mitra chiede:
Come rispondere a chi dice che Signal è più sicuro?
Durov risponde secco:
«Signal è una funzione di Telegram, non un’alternativa. Vuoi solo chat segrete? Usa Signal. Ma Telegram è una piattaforma completa, con cloud sicuro, chat sincronizzate, invio file pesanti, inoltro istantaneo. Nessun altro offre tutto questo. E sì, dopo PRISM, non mi fido delle app made in USA.»
Segretezza assoluta: sì, ma senza comodità
Peter Popoola domanda:
Le chat segrete si perdono se perdo il telefono?
Durov conferma:
«Sì. Sono archiviate solo sul dispositivo. Niente backup, niente sync. È così che si garantisce la vera sicurezza. Ma chi vuole più funzionalità può usare le normali chat cloud, che restano molto sicure. A ciascuno la scelta.»
Telegram non è solo un’app. È un manifesto. E Pavel Durov ne è il custode, deciso a difenderla da chiunque voglia trasformarla in un altro strumento di sorveglianza.
Segui guruhitech su:
- Google News: bit.ly/gurugooglenews
- Telegram: t.me/guruhitech
- X (Twitter): x.com/guruhitech1
- Bluesky: bsky.app/profile/guruhitech.bsky.social
- GETTR: gettr.com/user/guruhitech
- Rumble: rumble.com/user/guruhitech
- VKontakte: vk.com/guruhitech
- MeWe: mewe.com/i/guruhitech
- Skype: live:.cid.d4cf3836b772da8a
- WhatsApp: bit.ly/whatsappguruhitech
Esprimi il tuo parere!
Che te ne pare del CEO di Telegram, Pavel Durov? E’ un personaggio, non è vero? Fammi sapere che ne pensi lasciando un commento nell’apposita sezione che trovi più in basso.
Per qualsiasi domanda, informazione o assistenza nel mondo della tecnologia, puoi inviare una email all’indirizzo guruhitech@yahoo.com.
Scopri di più da GuruHiTech
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.