Telegram testa la ricerca globale… ma è a pagamento (anche per i Premium)

Una nuova funzione “nascosta” nell’ultima beta di Telegram per Android ha acceso le polemiche tra gli utenti più fedeli dell’app. Gli sviluppatori stanno testando una funzione di ricerca a pagamento, che consente di scandagliare l’intera piattaforma, non solo i canali a cui si è iscritti. Un’aggiunta potente, ma tutt’altro che gratuita.

A svelare la novità è stato il canale Telegram “Durova’s Code”, che ha individuato la funzione nella versione beta più recente. Il problema? Anche chi paga già l’abbonamento Telegram Premium non potrà accedervi liberamente: il piano include infatti solo due ricerche globali al giorno.

Pagare per cercare: quanto costa davvero?

Per superare il limite, gli utenti devono acquistare “stelle Telegram”, una valuta interna lanciata recentemente. L’applicazione consente di rimuovere il blocco al costo di 10 stelle, ma non chiarisce se si tratti di una singola ricerca extra o dello sblocco completo della funzione per un’intera giornata.

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Ad oggi, il pacchetto minimo di 100 stelle costa 1,80 € (179 rubli), quindi 10 stelle equivalgono a circa 18 centesimi di euro. Una cifra apparentemente irrisoria, ma che potrebbe sommarsi rapidamente se si utilizzasse la ricerca su base quotidiana.

Nessuno sconto per i Premium

Ciò che ha infastidito molti utenti è il fatto che nemmeno l’abbonamento Premium — che costa 5,49 € al mese — consenta un accesso illimitato alla funzione. In un’app che finora ha puntato sulla trasparenza e l’indipendenza economica, l’adozione di una microtransazione per una funzione così basilare come la ricerca sta facendo discutere.

Per ora, la funzione è ancora in fase di test e non è chiaro quando (o se) verrà implementata nella versione stabile. Ma la direzione sembra chiara: Telegram si sta muovendo verso un modello a pagamento più strutturato, con monetizzazione anche su strumenti avanzati.

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