Truffa del trading online: maxi inchiesta a Lecce su 2139 Exchange
Negli ultimi giorni, Lecce è stata al centro di un’ampia inchiesta riguardante presunti illeciti legati al trading online, in particolare per la piattaforma 2139 Exchange. Questa situazione ha scatenato una serie di denunce da parte degli utenti, molti dei quali affermano di aver perso ingenti risparmi investendo in criptovalute.
Lecce e Perugia sono state identificate come le province italiane maggiormente colpite da questa problematica. Le denunce continuano ad arrivare, spingendo la Procura a avviare un’inchiesta delegata al nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza. Alcune famiglie avrebbero subito perdite che variano da poche centinaia a oltre 20.000 euro, un segnale allarmante di come il fenomeno delle truffe nel trading online stia assumendo proporzioni preoccupanti.
La piattaforma 2139 Exchange è stata oscurata dalla Consob, l’Autorità di vigilanza sui mercati finanziari, a causa di sospetti di operare secondo uno schema Ponzi. Questo sistema, come spiegato dalla Codacons, promette rendimenti illusori agli investitori iniziali utilizzando i fondi dei nuovi entranti, fino a quando il meccanismo crolla, lasciando molti senza i propri risparmi.
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La Procura di Lecce ha aperto un fascicolo e il tenente colonnello Giulio Leo, a capo del nucleo PEF, ha lanciato un appello a chiunque abbia subito perdite. È fondamentale denunciare per consentire alle autorità di approfondire la questione e perseguire i responsabili. Denunciare è anche l’unico modo per cercare di recuperare i fondi persi.
Gli esperti avvertono di prestare attenzione quando si investe online. Esistono piattaforme sicure, ma è cruciale che siano trasparenti e che forniscano informazioni chiare sulla registrazione e sulla gestione dei fondi. In caso contrario, è consigliabile diffidare e segnalare alle autorità competenti.
Il caso della piattaforma 2139 Exchange mette in luce i rischi associati al trading online e alle criptovalute. Gli investitori devono essere vigili e informati per evitare di cadere in trappole che promettono guadagni facili ma nascondono intenti fraudolenti. La situazione attuale richiede un’attenzione particolare e un’azione collettiva per proteggere i risparmi di tutti.
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