Un enorme buco sul Sole puntato verso la Terra
Gli astronomi hanno rilevato un enorme buco sulla superficie del Sole, la cui dimensione è cinque volte il diametro di Giove. La formazione, chiamata “foro coronale”, è rivolta direttamente verso la Terra e ha già generato un’espulsione coronale.
Il foro coronale è stato osservato per la prima volta il 2 dicembre 2023. In sole 24 ore, ha raggiunto una larghezza di 800.000 chilometri. Il 4 dicembre, la formazione è diventata diretta verso la Terra.
Gli esperti avevano inizialmente previsto che il foro coronale avrebbe causato una potente tempesta geomagnetica. Questa tempesta avrebbe potuto causare interruzioni delle comunicazioni radio, blackout e forti aurore boreali.
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Tuttavia, osservazioni successive hanno mostrato che il vento solare, sebbene molto veloce, non era così intenso come previsto. La tempesta geomagnetica è stata quindi meno potente del previsto.
Gli astronomi non possono ancora dire esattamente per quanto tempo il foro coronale rimarrà sulla superficie del Sole. Precedenti osservazioni di buchi coronali suggeriscono che tali formazioni sono tipicamente in grado di sopravvivere per più di una rivoluzione solare.
I rischi per la Terra
I buchi coronali possono essere pericolosi per la Terra perché possono generare espulsioni coronali. Queste espulsioni sono nubi di plasma e campi magnetici che possono viaggiare alla velocità di milioni di chilometri all’ora.
Quando un’espulsione coronale colpisce la Terra, può causare una tempesta geomagnetica. Queste tempeste possono causare interruzioni delle comunicazioni radio, blackout e forti aurore boreali.
In alcuni casi, le tempeste geomagnetiche possono anche danneggiare i satelliti e le infrastrutture elettriche.
Conclusioni
Il foro coronale appena scoperto è un evento raro e significativo. Sebbene la tempesta geomagnetica causata da questa formazione sia stata meno potente del previsto, è importante continuare a monitorare la situazione.
Gli astronomi continueranno a studiare il foro coronale per comprenderne meglio le caratteristiche e i potenziali rischi per la Terra.
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