Un giudice ordina a Google di aprire il Play Store a tutti gli app store

Una sentenza storica sta sconvolgendo l’ecosistema Android. Un giudice federale ha accolto le richieste di Epic Games e ordinato a Google di aprire il suo Play Store agli app store di terze parti.

Dopo aver sconfitto Google in tribunale per abuso di posizione dominante, Epic ha presentato una serie di richieste volte a liberalizzare il mercato delle app Android. E il giudice sembra voler assecondarle.

In sintesi, le principali richieste accolte dal giudice sono:

1. Google dovrà consentire agli utenti di scaricare app da qualsiasi fonte, senza interferenze, inclusi app store di terze parti.
2. Google dovrà permettere a consumatori e sviluppatori di scegliere liberamente come effettuare e offrire acquisti in-app, senza commissioni e restrizioni anticoncorrenziali.
3. Google non potrà danneggiare Epic per aver contestato le sue pratiche monopolistiche, facilitando così l’arrivo dell’Epic Games Store su Android.

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Ma c’è di più. Il giudice ha ordinato a Google di fornire per 6 anni l’accesso completo al catalogo del Play Store agli app store di terze parti. Ciò significa che gli utenti potranno scaricare direttamente dal loro app store di fiducia tutte le app presenti sul Play Store.

Inoltre, Google dovrà consentire agli utenti di “portare” sul nuovo app store le app già installate dal Play Store, permettendone l’aggiornamento diretto.

Ovviamente Google considera queste richieste eccessive e dannose per la sicurezza e l’esperienza utente. Ma il giudice è stato chiaro: Google, in quanto monopolista, dovrà pagare per i suoi comportamenti anti-competitivi.

Ora Google ha tempo fino al 24 giugno per presentare un documento che illustri i dettagli tecnici e i costi economici per attuare queste misure. La decisione finale arriverà il 14 agosto, dopo aver ascoltato tutte le parti.

Un cambio di rotta epocale per l’ecosistema Android, con potenziali conseguenze dirompenti per il dominio di Google sul mercato delle app mobile.

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