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Unity fa marcia indietro: eliminata la commissione sulle installazioni

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Le grandi aziende tecnologiche sono spesso accusate di anteporre i profitti agli interessi degli utenti. Purtroppo, Unity non sembra essere un’eccezione a questa regola.

Nel 2023, Unity ha deciso di modificare il proprio modello di business, introducendo una nuova commissione chiamata “Runtime” che dipendeva dal numero di installazioni di un particolare gioco. Tuttavia, dopo discussioni approfondite con la community, i clienti e i partner, l’azienda ha ora deciso di annullare questa iniziativa.

Il CEO di Unity ha spiegato la decisione in modo molto chiaro: “Negli ultimi 20 anni abbiamo collaborato con incredibili designer e sviluppatori, artisti e ingegneri, editori e piattaforme per lavorare insieme e costruire un mondo in cui tutti possano creare giochi per tutti. Tuttavia, non possiamo risolverlo entrando in conflitto con i nostri clienti. Deve trattarsi di un partenariato basato sulla fiducia.”

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Di conseguenza, Unity è tornata al suo precedente modello di distribuzione del motore, con alcune modifiche ai prezzi:

  • Unity Personal: il limite di reddito e finanziamento aumenterà da $100.000 a $200.000, consentendo a più clienti di utilizzare Unity gratuitamente.
  • Unity Pro: il costo aumenterà dell’8% (fino a $2.200 per postazione all’anno).
  • Unity Enterprise: il costo aumenterà del 25%.

Queste modifiche entreranno in vigore dal 1° gennaio 2025.

La reazione dell’industria all’iniziativa di Unity lo scorso anno era stata molto negativa, con molti sviluppatori che avevano espresso preoccupazione per il fatto che l’azienda stesse cercando di “derubarli completamente”. Questa retromarcia sembra essere un tentativo di ricostruire la fiducia con la sua community di sviluppatori.

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