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Vista rigenerata: la scoperta coreana che potrebbe ridare la luce a milioni di persone

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Un gruppo di scienziati del Korea Advanced Institute of Science and Technology (KAIST) ha compiuto un passo rivoluzionario verso la cura della cecità. Nei laboratori dell’istituto, un esperimento quasi fantascientifico ha permesso a topi ciechi di tornare a vedere grazie a un’idea audace: bloccare una proteina “inibitrice della rigenerazione”.

Il bersaglio è PROX1, una proteina che agisce come un freno naturale, impedendo alle cellule oculari di autorigenerarsi nei mammiferi. Una barriera biologica che la natura ha messo, ma che i ricercatori hanno deciso di aggirare grazie a uno speciale anticorpo.

Il risultato? Gli occhi danneggiati dei topi hanno recuperato la vista per oltre sei mesi, aprendo un orizzonte completamente nuovo nella cura delle malattie oculari degenerative.

A ispirare questa svolta è stato uno degli animali più sorprendenti per capacità rigenerative: il pesce zebra. In caso di danni alla retina, questo piccolo pesce attiva le cellule gliali di Müller, trasformandole in nuovi neuroni e riparando la vista.

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Nei mammiferi, le stesse cellule sono bloccate dalla proteina PROX1. Ma una volta “disattivata”, le Müller si risvegliano, trasformandosi in fotorecettori capaci di far tornare la luce negli occhi.

Il trattamento è già stato testato con successo su retine umane da donatori e su topi affetti da retinite pigmentosa, una delle malattie oculari più gravi e oggi incurabili.

L’iniezione dell’anticorpo direttamente nella retina ha attivato il processo rigenerativo, riattivando i fotorecettori e migliorando significativamente la risposta alla luce. E non si tratta di un effetto momentaneo: i benefici si sono mantenuti per mesi.

La prossima tappa è la sperimentazione preclinica, seguita — se tutto va bene — dai test su pazienti umani entro il 2028. Se i risultati saranno confermati, ci troveremo davanti alla prima terapia al mondo in grado di ripristinare la vista attraverso la rigenerazione cellulare, non con impianti o protesi, ma con la forza del corpo stesso.

Una scoperta che potrebbe cambiare la vita a milioni di persone cieche o ipovedenti in tutto il mondo. La scienza, ancora una volta, sta riscrivendo i limiti del possibile.

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