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YouTube, il paradiso dei pirati digitali: migliaia di video violano il copyright

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YouTube è ancora un far west digitale dove i contenuti pirata prosperano indisturbati. Nonostante le promesse di protezione del copyright e le tecnologie avanzate adottate da Google, la piattaforma video più famosa al mondo continua ad ospitare migliaia di video illegali, tra film appena usciti, eventi sportivi esclusivi e produzioni protette da copyright.

Secondo una recente e dettagliata indagine condotta da Adalytics, tra luglio 2024 e maggio 2025 sono stati individuati oltre 9.000 video potenzialmente in violazione del copyright. Non si tratta solo di frammenti o spezzoni: in molti casi i video includono film completi, trasmissioni sportive integrali e contenuti premium normalmente disponibili solo tramite abbonamenti o biglietti.

Il caso “Lilo & Stitch”: 200.000 visualizzazioni illegali

Tra gli esempi più eclatanti figura il remake live-action di “Lilo & Stitch”, presentato ufficialmente il 23 maggio 2025. Nonostante il film sia una produzione esclusiva Disney, una versione integrale è finita su YouTube e ha accumulato oltre 200.000 visualizzazioni, causando potenziali danni economici per milioni di dollari. Un duro colpo per le case di produzione, ma anche una figuraccia per YouTube, che non è riuscita a bloccare il contenuto in tempo.

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Content ID funziona davvero?

Per difendersi dalle accuse, YouTube punta tutto su Content ID, il suo sistema automatico di rilevamento del copyright. Secondo Jack Malone, portavoce della piattaforma, solo nell’ultimo anno sono stati individuati 2,2 miliardi di video potenzialmente in violazione delle regole. Tuttavia, il sistema non è perfetto: molti video continuano a restare online anche dopo la segnalazione.

Malone afferma che il 90% dei video identificati da Content ID rimane sulla piattaforma, ma genera entrate pubblicitarie a favore dei titolari dei diritti. Il restante 10% viene effettivamente rimosso, ma spesso solo dopo numerose segnalazioni o lamentele ufficiali.

Una pirateria che si mimetizza

Molti di questi video non sono caricati in modo diretto, ma camuffati sotto titoli fuorvianti, frame modificati o contenuti specchiati per ingannare gli algoritmi. La pirateria su YouTube, insomma, non è mai stata così creativa… né così redditizia.

YouTube complice o vittima?

Il dubbio ormai è lecito: YouTube è un semplice intermediario o sta chiudendo un occhio? Se da una parte la piattaforma afferma di tutelare i diritti degli autori, dall’altra continua a monetizzare su contenuti pirata, approfittando di una zona grigia che fa comodo a molti.

In un’epoca in cui la lotta alla pirateria è più urgente che mai, il colosso di Google si trova sotto pressione. Gli utenti sono sempre più consapevoli e le case di produzione non sono più disposte a tollerare perdite milionarie. La domanda è semplice: quanto tempo impiegherà YouTube per affrontare seriamente il problema?

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