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Addio antibiotici? Zucchero e oro sconfiggono i batteri resistenti

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Un gruppo di ricercatori provenienti dall’Università della Pennsylvania e dall’Università di Stanford ha sviluppato nanoparticelle d’oro rivestite di zucchero in grado di distruggere i biofilm batterici presenti nelle carie dentali e nelle ferite cutanee. Questo innovativo metodo aprirà nuove possibilità di trattamento per i pazienti affetti da allergie agli antibiotici.

I batteri che si accumulano sui denti e sulla pelle danneggiata possono formare uno strato di mucosa e svilupparsi in biofilm. Questi microrganismi danneggiano i tessuti e ostacolano l’efficacia degli antibiotici. La tecnologia basata sulle nanoparticelle d’oro è in grado di rimuovere tali biofilm in meno di un minuto, superando in efficacia i comuni farmaci antimicrobici.

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Grazie alla sua capacità di convertire l’energia proveniente da fonti luminose in calore, l’oro può essere utilizzato per la terapia fototermica, una tecnologia che sfrutta il calore generato dalle nanoparticelle per eliminare i batteri. Oltre a produrre calore, le nanoparticelle emettono anche onde ultrasoniche, che possono essere rilevate mediante imaging fotoacustico.

Per rendere le nanoparticelle attrattive per i batteri, i ricercatori le hanno rivestite con uno strato di destrano, un polisaccaride e un carboidrato che costituiscono i biofilm. Gli autori dell’esperimento hanno testato il nuovo metodo su denti e ferite cutanee di topi e ratti. È emerso che la terapia fototermica è molto più efficace nel distruggere i biofilm rispetto ai metodi tradizionali, che hanno un impatto limitato sulla vitalità dei batteri.

Questa tecnologia consente di eliminare quasi tutti i batteri nocivi presenti nella cavità orale in soli 30 secondi. Il calore generato dalle nanoparticelle d’oro è risultato superiore a quello generato da un altro agente antimicrobico, la gentamicina. Potenzialmente, questo nuovo metodo contribuirà a prevenire lo sviluppo di carie e a accelerare il processo di guarigione delle ferite nei pazienti.

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