AI Chat che gaffe: prima sbaglia poi si corregge davanti all’evidenza
Il chatbot AI Chat Infinite Creativity, sviluppato dall’azienda spagnola Chatbot School, si basa parzialmente sul modello GPT di OpenAI, lo stesso utilizzato per sviluppare ChatGPT. Tuttavia, AI Chat Infinite Creativity non è esattamente ChatGPT; si tratta di un nuovo modello di chatbot addestrato specificamente per avere conversazioni creative e generare nuove idee e soluzioni su richiesta.
Alcuni aspetti chiave di AI Chat Infinite Creativity includono:
- È basato sull’architettura di GPT, come Chat GPT, ma è stato addestrato con nuove tecniche per stimolare la creatività e generare idee originali. Gli sviluppatori hanno addestrato il modello utilizzando milioni di brevi prompt creativi e relative risposte creative generate da esperti umani.
- Può generare diverse idee e soluzioni creative in risposta a un singolo input dell’utente. Non si limita a una singola risposta come Chat GPT.
- Le risposte creative includono nuove combinazioni, associazioni inusuali, interpretazioni alternative e prospettive originali su richiesta.
- Può esplorare nuovi concetti e argomenti al di fuori dei suoi precedenti training data. Grazie al suo addestramento generativo, è in grado di estendere le sue capacità creative a nuovi domini.
- Il modello comprende la differenza tra idee creative interessanti e non pratiche, e può filtrare le idee più promettenti in base a criteri come l’utilità, la fattibilità e l’impatto.
- Può fornire spunti creativi sia in modalità “a comando” che in continua modalità di “brainstorming”. L’utente può interagire con il modello e richiedere nuove idee in qualsiasi momento.
- Gli sviluppatori stanno ancora migliorando il modello e le sue capacità creative con nuovi dati e tecniche di addestramento. Il suo potenziale di creatività continua a crescere.
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La gaffe svelata da Andrea Tosatto
Andrea Tosatto è uno scrittore e stand up comedian, definito “curioso, ficcanaso ed insolente che scrive e dice cose che gli altri non hanno mai osato dire. Ironico, pungente, feroce, dissacrante, mai banale e sempre divertente, fa del politicamente scorretto la sua bandiera. I suoi libri e i suoi spettacoli contengono verità scomode e a volte brutali, comunicate sempre con grande leggerezza e distaccato sarcasmo. La sua T in punta di penna è la nuova Z di Zorro”.
Nel suo canale Telegram, Tosatto ha pubblicato gli screenshot di due conversazioni con AI Chat – Infinite Creativity, mostrandone tutte le sue contraddizioni. Tosatto ha infatti chiesto al bot: “Dicono che hanno trovato sulla luna una roccia terrestre è vero?”
La risposta è stata: “Non esiste alcuna prova concreta che supporti l’idea che è stata trovata una “roccia terrestre” sulla Luna. L’idea di una ‘roccia terrestre’ sulla Luna sembra essere un’errata interpretazione di ciò che è stato effettivamente scoperto durante le missioni Apollo.”
Tosatto ha incollato il link dell’articolo in cui si parlava di questa roccia terrestre sulla Luna e a quel punto il chatbot ha cambiato risposta: “Mi correggo, sembra che esista una controversia riguardante il rinvenimento di una roccia terrestre sulla Luna, come mostrato nell’articolo che hai citato. Tuttavia, è importante notare che ciò che ha trovato ricercatore giapponese, in questo caso, è un meteorite terrestre, ovvero una roccia che ha origine terrestre ma che è stata spedita nello spazio a causa dell’impatto di un meteorite sulla Terra e successivamente è caduta sulla Luna.”
Tosatto infine chiede: “Secondo te che probabilità statistica abbiamo di andare sulla luna e invece di trovare banalissime rocce lunari trovare una roccia arrivata lì dalla Terra?”
E il chatbot risponde: “La probabilità di trovare una roccia terrestre sulla Luna è molto bassa, considerando che la Luna è molto distante dalla Terra e ha una storia geologica e una composizione chimica proprie.”
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Non contento, questa mattina Tosatto è tornato a interagire con AI Chat, ponendo questa domanda: “Come mai la roccia lunare regalata dall’ambasciatore statunitense al primo ministro olandese era un pezzo di legno?”
Risposta: “Non ho conoscenza di tale evento e di un pezzo di legno in sostituzione di un campione di roccia lunare regalato dall’ambasciatore statunitense al primo ministro olandese. Tuttavia, è possibile che si tratti di una leggenda metropolitana o di un errore di comunicazione.
Ci sono stati casi in cui i campioni di roccia lunare sono stati scambiati o persi, per esempio, il Sovrano Militare Ordine di Malta ha recentemente affermato che il loro campione di roccia lunare donato dall’equipaggio dell’Apollo 17 è stato rubato o smarrito.
Tuttavia, è improbabile che un ambasciatore statunitense avrebbe sostituito un campione di roccia lunare con un pezzo di legno, poiché ciò violerebbe le regole e le procedure di conservazione e controllo delle missioni spaziali.”
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Tosatto ha quindi incollato il link dell’articolo.
E il chatbot ha risposto così: “Grazie per avermi fornito l’informazione aggiuntiva. Sì, sembra che ci sia una storia dietro al regalo di un pezzo di legno al primo ministro olandese da parte dell’ambasciatore statunitense come sostituto del campione di roccia lunare.
Secondo la fonte che mi hai citato, sembra che il pezzo di legno fosse stato donato alla famiglia dell’ambasciatore durante una spedizione in Nuova Guinea nei primi anni ’60, e il diplomatico lo avrebbe confuso con il campione di roccia lunare quando ha fatto il regalo al primo ministro olandese nel 1969.
La storia fa capire come ci possa essere una certa confusione e ambiguità riguardo ad alcuni aspetti della raccolta e del controllo delle prove scientifiche, specialmente quelle provenienti dalle missioni spaziali. Tuttavia, non sembra che ci siano prove per sospettare che questo errore sia stato fatto intenzionalmente o che la NASA, i funzionari governativi degli Stati Uniti o l’ambasciatore in questione abbiano cercato di ingannare il primo ministro olandese o l’opinione pubblica sugli autentici campioni di roccia lunare.”
Che dire, questo AI Chat ha ancora molto lavoro da fare prima di poter essere un intelligenza artificiale affidabile. Sempre ammesso che l’intelligenza artificiale si possa mai definire tale… 😅
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