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Belgio e Francia avviano indagini congiunte su Telegram

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La Procura federale belga ha avviato un’indagine congiunta con la Francia nei confronti del servizio di messaggistica Telegram. Secondo le informazioni fornite dai giornalisti, i due paesi hanno istituito una squadra investigativa congiunta, che consentirà loro di condividere i risultati delle indagini e di intraprendere azioni coordinate.

La procura belga ha mostrato interesse per Telegram fin dal 2020, poiché l’app è frequentemente utilizzata da gruppi criminali. Eric Vandersypt, portavoce del dipartimento, ha sottolineato che quasi tutte le indagini in corso coinvolgono l’uso di Telegram.

La supervisione generale delle attività delle piattaforme nell’Unione Europea è affidata all’Istituto belga dei servizi postali e delle telecomunicazioni. Un suo rappresentante ha dichiarato a RIA Novosti che non ci sono prove che suggeriscano che Telegram stia violando le normative europee riguardanti il funzionamento dei social network.

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A fine agosto, il fondatore di Telegram, Pavel Durov, è stato arrestato mentre scendeva da un aereo privato all’aeroporto Le Bourget in Francia. Durov è stato accusato di sei reati, tra cui la gestione di una piattaforma online per facilitare transazioni illegali. Attualmente è sotto controllo giudiziario con una cauzione fissata a 5 milioni di euro e gli è stato imposto il divieto di lasciare la Francia.

Successivamente, il quotidiano Le Figaro ha riportato che, dopo l’arresto di Durov, Telegram ha iniziato a collaborare attivamente con le forze di sicurezza non solo in Francia, ma anche in altri paesi, per indagini relative ai crimini informatici.

Questa situazione evidenzia le crescenti preoccupazioni riguardo all’uso di piattaforme di messaggistica nell’ambito della criminalità e la necessità di un coordinamento internazionale per affrontare tali sfide.

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