Blocco DNS: Canal+ fa causa a Cloudflare, Google e Cisco
La guerra allo streaming pirata sta evolvendo in modo inaspettato
Canal+, un’emittente televisiva francese, ha intrapreso azioni legali per combattere la pirateria online. Dopo aver ottenuto ingiunzioni per bloccare siti di streaming sportivi popolari come Footybite e Streamcheck, Canal+ mira ora a rafforzare le misure di blocco del DNS coinvolgendo terze parti chiave come Cloudflare, Google e Cisco.
Nel 2006, l’industria musicale ha ottenuto un’ingiunzione pionieristica per obbligare gli ISP danesi a implementare misure di blocco dei siti. L’obiettivo era quello di limitare l’accesso alla piattaforma di download di musica russa non autorizzata AllofMP3. Canal+ condivide questa strategia e ritiene che le misure tecniche per prevenire l’accesso ai siti pirata contribuiscano a ridurre i tassi di pirateria.
Blocco DNS e aggiramento
Canal+ ha ottenuto ingiunzioni per bloccare diversi siti di streaming pirata, tra cui Footybite.co, Streamcheck.link, SportBay.sx, TVFutbol.info e Catchystream.com. Tuttavia, alcuni utenti hanno aggirato questo blocco cambiando i propri server DNS con quelli di terze parti come Cloudflare, Google e Cisco (OpenDNS).
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Azione legale contro terze parti
Dopo aver ottenuto il blocco iniziale, Canal+ ha deciso di affrontare il problema dell’aggiramento. L’emittente ha avviato una causa presso il tribunale giudiziario di Parigi per costringere Cloudflare, Google e Cisco a implementare misure di blocco DNS simili. Questa azione si basa sull’articolo L333-10 del Codice sportivo francese, che consente ai titolari di diritti di chiedere misure proporzionate per prevenire o porre fine alle violazioni gravi e ripetute di servizi di comunicazione pubblica online.
Efficacia del blocco DNS
Secondo i rapporti dell’autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni Arcom, le misure di blocco DNS limitate agli ISP hanno avuto un notevole successo in Francia. Il pubblico complessivo per le trasmissioni sportive illecite è diminuito del 41% tra il 2021 e il 2022.
Il mio parere
Per come la vedo io, Canal+ non ha speranze. C’è già stata una sentenza in cui Cloudflare ne è uscita indenne e non vedo il perché, ora dovrebbe cambiare qualcosa. Di certo a Canal+ rode parecchio, ma non credo che Sky, DAZN e compagnia bella se la passino meglio.
La pirateria online è una piaga che andrebbe affrontata distruggendola, non cercando un capro espiatorio. Cosa c’entra Cloudflare in tutto questo? Come potrebbe Google, censurare tutti i siti pirata se ce ne sono a milioni e ogni giorno ne nascono di nuovi?
Canal+ ritiene che queste misure siano necessarie per proteggere i propri diritti e ridurre i tassi di pirateria, ma resta da vedere se questa strategia avrà successo nel contrastare efficacemente l’aggiramento delle misure di blocco. Io francamente, ne dubito! 🤷🏻♂️
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