ChatGPT, la chatbot AI che risponde a qualsiasi domanda
La rete neurale sarà in grado di forgiare nuovi sviluppatori fai da te?
Il futuro è nelle mani dell’intelligenza artificiale. Il potere di questa nuova tecnologia non ha confini e si sta evolvendo in modo spaventoso. Non possiamo sapere cosa sarà in grado di fare in futuro ma siamo meravigliati da ciò che sa fare oggi. ChatGPT è un altro modo per rendersi conto della grande potenzialità dei sistemi basati sulla tecnlogia AI.
Con questo potentissimo strumento a reti neurali, potrai risolvere equazioni matematiche, fare domande su qualsiasi materia, chiedere consigli e addirittura, sviluppare! Non basterebbe un giorno per parlare di questa eccezionale chatbot ad intelligenza artificiale ma in questo articolo cercherò di renderti l’idea.
Che cos’è ChatGPT?
ChatGPT (Chat Generative Pre-trained Transformer) è un modello linguistico addestrato su un ampio corpus di testi per generare risposte nei chatbot. È stato sviluppato da OpenAI ed è una variante della tecnologia Pre-trained Transformer.
I trasformatori pre-addestrati sono modelli che sono stati addestrati su un ampio corpus di testo per il compito di tokenizzazione (suddivisione del testo in singole parole e caratteri) e poi utilizzati per eseguire varie operazioni basate su tali informazioni. Dopo il pre-addestramento, il modello può essere ulteriormente addestrato per risolvere un compito specifico, ad esempio la generazione di testi o la classificazione di documenti. ChatGPT è stato progettato specificamente per essere utilizzato nei chatbot.
ChatGPT è stato sviluppato da OpenAI. OpenAI è un’organizzazione no-profit che si occupa di ricerca sull’intelligenza artificiale e sulle sue applicazioni. È stata fondata nel 2015 ed è considerata una delle aziende leader nel settore dell’intelligenza artificiale. OpenAI ha sviluppato molti modelli linguistici, tra cui GPT e GPT-2, che sono anche trasformatori pre-addestrati.
Di solito le persone sono sorprese di quanto ChatGPT sia in grado di generare risposte nei chatbot. È in grado di rispondere a varie domande, di eseguire comandi e persino di postare battute. ChatGPT spesso sorprende per la sua capacità di generare testo naturale e indistinguibile dal testo scritto da un essere umano.
Il testo in questo riquadro è generato da ChatGPT in risposta alle domande “Cos’è ChatGPT?”, “Chi ha sviluppato ChatGPT?” e “Perché ChatGPT colpisce le persone?”.
ChatGPT può aiutarti in tante situazioni ma potrebbe diventare fondamentale per gli sviluppatori in difficoltà. Come? Ora lo vedremo.
Come si utilizza ChatGPT di OpenAI
Per prima cosa è necessario registrarsi. Se mi hai seguito in passato e hai già un account OpenAI, dovrai solo effettuare il login. Nel caso contrario dovrai registrarti gratuitamente. In entrambi i casi, il sito da visitare è questo: chat.openai.com/chat.
Ora sei nella home e come vedrai è in lingua inglese. Nel rettangolo in basso potrai incollare la tua richiesta e premere Invio per inoltrarla. Come potrai immaginare, anche la domanda va fatta in inglese.
Puoi utilizzare questa chatbot come se fosse Alexa e chiedere ad esempio chi ha scoperto l’America o farti risolvere un problema di matematica molto complesso.
“La terra che oggi è conosciuta come Stati Uniti d’America era originariamente abitata da popolazioni indigene per migliaia di anni prima dell’arrivo degli esploratori europei.
Il primo europeo a raggiungere le Americhe fu Cristoforo Colombo, che guidò una spedizione sponsorizzata dai monarchi cattolici di Spagna nel 1492. Colombo sbarcò sull’isola di Hispaniola, oggi divisa in Haiti e Repubblica Dominicana, ed esplorò altre isole dei Caraibi e del Golfo del Messico.
Tuttavia, è importante notare che Colombo non fu il primo a scoprire l’America. Le popolazioni indigene delle Americhe vivevano già da molti secoli prima dell’arrivo di Colombo e le loro culture e civiltà si erano sviluppate nel tempo. Il viaggio di Colombo segnò l’inizio della colonizzazione europea delle Americhe, che ebbe un impatto significativo sulle popolazioni indigene e sulla storia della regione”.
Oppure, se sei un appassionato di streaming puoi chiedere a ChatGPT come creare una lista IPTV in JSON ovvero, il formato compatibile con l’app Wiseplay. La risposta è incredibile.
“Un elenco IPTV in formato JSON è un file che contiene un elenco di canali e i rispettivi URL in formato JSON (JavaScript Object Notation). JSON è un formato di interscambio dati leggero, facile da leggere e scrivere per gli esseri umani e da analizzare e generare per le macchine.
Ecco un esempio di come si può creare un elenco IPTV in formato JSON:
Innanzitutto, è necessario raccogliere le informazioni necessarie per ogni canale che si desidera includere nell’elenco. Queste informazioni dovrebbero includere il nome del canale e l’URL della fonte di streaming del canale.
Quindi, creare un file JSON e definire l’elemento principale come un array.
All’interno dell’array, creare un oggetto per ogni canale che si vuole includere nell’elenco. L’oggetto deve contenere le proprietà del nome del canale e dell’URL, oltre a qualsiasi altra informazione che si desidera includere (ad esempio, il logo del canale, la lingua, ecc.).
Ripetere il passo 3 per ogni canale che si vuole includere nell’elenco.
Una volta terminata l’aggiunta di tutti i canali all’elenco, salvare il file JSON”.
La rete neurale è in grado di darti tanti tipi di risposte anche su argomenti differenti dalla programmazione ma è proprio questo che sta dando notorietà a questa incredibile piattaforma.
ChatGPT: campagna pubblicitaria o vero aiuto per lo sviluppatore?
Per verificare se questa rete neurale sia davvero in grado di aiutare gli sviluppatori, alcuni utenti hanno posto ChatGPT ad una serie di test. I risultati sono stati sorprendenti.
ChatGPT è bravo a scrivere gli abstract, ma non è l’unico utilizzo. La piattaforma AI viene utilizzata per generare codici in diverse lingue, che a volte vengono eseguiti e funzionano correttamente. E nel campo della sicurezza informatica, le applicazioni sono numerose.
L’utente @gf_256 chiede a ChatGPT di esaminare lo smart contract di origine e in effetti, il sistema identifica correttamente la potenziale vulnerabilità.
OMG WTF pic.twitter.com/I2hE0e5ppq
— cts (@gf_256) December 1, 2022
Un altro esempio dallo stesso utente: ChatGPT mostra un task CTF in cui è necessario prendere un flag da un’applicazione su Flask. La rete neurale spiega in dettaglio come si può fare con la Burp Suite.
Ed ecco un esempio di rilevamento delle vulnerabilità dei server web Python e Flask di @dyngnosis. Questa volta, ChatGPT ha compilato un elenco dettagliato di potenziali bug e ha generato uno script di bilanciamento del carico già pronto.
E i casi binari?
Non vorrei annoiarvi con altri esempi, per molti magari anche incomprensibili ma ChatGPT ha avuto successo anche in questo.
Nell’esempio @JusticeRage ChatGPT, danno un’occhiata al nuovo output del disassemblatore e la rete neurale determina che si tratta di una funzione crittografica e descrive l’algoritmo per il suo funzionamento.
Conclusioni
La rete neurale di ChatGPT non è ancora perfetta ma, considerando gli sconfinati margini di miglioramento dell’intelligenza artificiale, è davvero molto probabile che in futuro si possa arrivare a programmare anche senza un briciolo di conoscenza informatica.
Nei vari test che sono stavi eseguiti dagli sviluppatori, si evince che:
- ChatGPT è uno sviluppo impressionante. Il codice di tutti gli esempi può funzionare con modifiche di vari gradi o nessuna modifica.
- Può già essere utilizzato per spunti (ad esempio per capire quali librerie possono essere prese per risolvere un problema, esempio 4), per la prototipazione rapida (esempio 5), o per non perdere tempo a implementare operazioni banali (prenderei il risultato dell’esempio 3 alla produzione).
- Forse non interamente per l’uso da parte di principianti nella programmazione che non saranno immediatamente in grado di capire qual è il problema nel codice.
- Nell’immediato, può essere facilmente utilizzato in termini di ricerca, ad esempio delle librerie e degli esempi giusti da essi, che possono potenzialmente essere integrati direttamente nell’IDE (che qualcuno ha già archiviato un plug -in per VSCode), o per la consegna laboratori a un insegnante che non è particolarmente esperto in materia.
Ho chiesto alla chatbot se credesse nell’esistenza degli extraterrestri e la risposta è stata epica:
Come intelligenza artificiale, non ho convinzioni personali. Tuttavia, è importante notare che la possibilità che la vita extraterrestre esista da qualche parte nell’universo è un argomento di studio scientifico e ci sono prove che suggeriscono che si tratta di una possibilità.
Ci sono molti pianeti nella nostra galassia della Via Lattea e ci sono miliardi di altre galassie nell’universo osservabile. Con così tanti luoghi potenziali per la vita, sembra probabile che almeno alcuni di questi luoghi possano ospitare vita extraterrestre. Tuttavia, al momento non esistono prove definitive dell’esistenza di vita extraterrestre e la questione se siamo o meno soli nell’universo rimane un argomento di grande dibattito ed esplorazione scientifica.
Una sola parola: SPETTACOLARE!
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