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Ci siamo: il primo animale radiocomandato è un piccione

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E prima o poi toccherà agli esseri umani

I ricercatori cinesi hanno mostrato un piccione che può essere controllato usando le onde radio. Il problema principale era la poca autonomia del riempimento elettronico – solo 45 minuti. Secondo l’ultimo studio, gli scienziati hanno risolto questo problema attaccando un piccolo pannello solare all’uccello.

Piccione RC con pannello solare

Il meccanismo di controllo del piccione consiste nello stimolare le aree cerebrali responsabili della paura, del piacere e di altri fattori volti a modificare la traiettoria di volo. Per trasmettere lo stimolo direttamente senza un intermediario sotto forma di organi sensoriali, gli scienziati hanno collegato contatti speciali – elettrodi (quasi come i chip Neuralink ) alle aree corrispondenti del cervello del piccione.

Rappresentazione schematica della scheda di controllo e degli elettrodi
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Per funzionare, gli elettrodi necessitano di una scheda di controllo che generi segnali elettrici. Gli scienziati l’hanno posizionato sul dorso di un uccello e l’hanno collegato alla scheda tramite un canale radio. Il problema principale era l’autonomia: un piccione non può essere controllato per più di 45 minuti. Nell’ultimo studio, gli scienziati sono stati in grado di posizionare pannelli solari abbastanza leggeri sul tabellone: ​​caricano continuamente la batteria e consentono di controllare l’uccello per due ore in una giornata di sole. Questo risultato è più del doppio del tempo di volo medio di un quadricottero.

L’operazione per impiantare gli elettrodi avviene in anestesia e l’uccello si alza in aria solo dopo il completo recupero. Pertanto, gli esperimenti non le causano dolore. I piccioni telecomandati con una buona autonomia faciliteranno il ritrovamento di persone disperse in mare o nelle foreste, oltre a consentire operazioni di soccorso più efficienti dopo i disastri naturali.

Ed è solo l’inizio

Come ogni test che si rispetti, si parte dalle cavie animali per poi finire all’uomo. Ora, al piccione è stata aggiunta una batteria con pannello solare ma… se volessero testarla sull’uomo? Avremmo anche noi bisogno di una batteria più capiente o siamo, in qualche modo, già sufficientemente pronti? O manca ancora qualcosa? E se si… cosa? 

A voi i commenti.

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