Secondo Maria Smith, vicepresidente del dipartimento Community di Facebook, gli amministratori del gruppo potranno consentire al software di rifiutare automaticamente i messaggi che presentano informazioni contrassegnate come false da verificatori di fatti di terze parti.
80 media in tutto il mondo hanno già pagato per verificare i contenuti
Meta, la società madre di Facebook, paga più di 80 media in tutto il mondo nell’ambito di un programma di verifica dei contenuti. “Stiamo annunciando nuove funzionalità per aiutare gli amministratori dei gruppi di Facebook a mantenere la sicurezza e l’integrità dei loro gruppi, ridurre la disinformazione e semplificare la gestione e la crescita dei loro gruppi con un pubblico appropriato”, ha affermato Smith in un comunicato stampa.
Stiamo annunciando nuove funzionalità per aiutare gli amministratori dei gruppi di Facebook a mantenere i loro gruppi sani e salvi, a ridurre la disinformazione.
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Secondo Meta, ogni mese più di 1,8 miliardi di persone frequentano i gruppi di Facebook. Più della metà degli utenti dei social network appartiene a 5 o più gruppi. Il capo di Facebook Mark Zuckerberg ha spesso elogiato i gruppi come un modo per creare e unire comunità specifiche attorno a interessi comuni.
Impedire la diffusione della disinformazione
I gruppi sono gestiti da amministratori e moderatori, che si occupano dei forum e sono liberi di stabilire un proprio codice di condotta. Ma Facebook è in grado di far rispettare le sue politiche sui contenuti all’interno di ciascun gruppo. “Questi nuovi strumenti aiuteranno gli amministratori a prevenire la diffusione della disinformazione e a gestire le interazioni nei loro gruppi”, ha affermato Smith.
Questi nuovi strumenti aiuteranno gli amministratori a prevenire la diffusione della disinformazione e a gestire le interazioni nei loro gruppi.
“Le comunità possono prosperare come luoghi di connessione solo quando sono al sicuro”, ha aggiunto. Facebook ha anche aggiornato il pulsante “sospendi” che ora consente agli amministratori di vietare temporaneamente a determinati membri di pubblicare, commentare o prendere parte ad attività di gruppo.
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Per i gruppi che desiderano crescere, Facebook ha aggiunto la possibilità di condividere un indirizzo e-mail o un codice QR da promuovere. Facebook sta subendo forti pressioni da parte di autorità di regolamentazione e attivisti per intensificare la sua lotta contro la disinformazione su argomenti che vanno dall’invasione russa dell’Ucraina alla pandemia di Covid-19.
Vale la pena ricordare che questa non è una vera lotta alla disinformazione ma un modo ancora più subdolo per censurare tutti coloro che non si adeguano alla narrativa imposta dal mainstream. Prima non potevi mettere in dubbio l’efficacia dei vaccini, ora non puoi osare criticare Zelensky.
Sicuro do voler ancora utilizzare Facebook?
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