Facebook: il progetto “Ego4D” si impadronirà della nostra esistenza
Dopo il Sistema di Credito Sociale e la chat con i defunti di Microsoft, arriva un’altro progetto già anticipato dalla serie TV Black Mirror. I risvolti per la nostra privacy sono raccapriccianti.
Secondo la BBC, Facebook sta lavorando ad un progetto basato sull’intelligenza artificiale che ci aiuterà ad avere il pieno possesso dei nostri ricordi. Come ogni notizia che si rispetti, si tende sempre a mettere in risalto gli aspetti positvi tralasciando quelli su cui dovremmo soffermarci maggiormante.
Il progetto “Ego4D” promette di registrare tutto ciò che facciamo, vediamo e sentiamo durante la nostra vita quotidiana. “Immagina il tuo dispositivo AR che ti mostra esattamente come tenere le bacchette durante una lezione di batteria, guidandoti attraverso una ricetta, individuando le chiavi fuori posto o richiamando i ricordi come ologrammi che prendono vita davanti a te”.
Lo scopo di questo fantascientifico progetto a lungo termine degno delle migliori serie TV, è volto a risolvere le sfide della ricerca nella “percezione egocentrica“, ossia la percezione della direzione o della posizione di se stessi basata su informazioni visive.
“Abbiamo riunito un consorzio di 13 università e laboratori in nove paesi, che hanno raccolto più di 2.200 ore di video in prima persona in natura, con oltre 700 partecipanti che raccontano la loro vita quotidiana“, ha affermato Facebook in una nota.
Ciò espande in modo significativo la scala dei dati egocentrici pubblicamente disponibili per la comunità di ricerca di un ordine di grandezza, con oltre 20 volte le ore di filmati di qualsiasi altro set di dati.
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“I sistemi di intelligenza artificiale di prossima generazione dovranno imparare da un tipo di dati completamente diverso: video che mostrano il mondo dal centro dell’azione, piuttosto che ai margini”, ha affermato Kristen Grauman, ricercatrice capo di Facebook.
Facebook AI ha sviluppato cinque sfide di benchmark incentrate sull’esperienza visiva in prima persona in collaborazione con il consorzio e Facebook Reality Labs Research (FRL Research) che stimoleranno i progressi verso le applicazioni del mondo reale per i futuri assistenti AI.
I cinque punti di riferimento di Ego4D sono:
- Memoria episodica
- Previsione
- Manipolazione di mani e oggetti
- “Diarizzazione” audiovisiva
- Interazione sociale
“Questi benchmark catalizzeranno la ricerca sugli elementi costitutivi necessari per sviluppare assistenti AI più intelligenti in grado di comprendere e interagire non solo nel mondo reale ma anche nel metaverso, dove realtà fisica, AR e VR si uniscono in un unico spazio”, dichiara il social network.
I set di dati saranno resi pubblici nel novembre di quest’anno per i ricercatori che firmeranno l’accordo sull’uso dei dati Ego4D.
Oltre a questo lavoro, i ricercatori FRL hanno utilizzato gli occhiali intelligenti Vuzix Blade per raccogliere 400 ore di dati video in prima persona in ambienti scenici. Anche queste informazioni saranno rese pubbliche.
Mentre le persone possono facilmente relazionarsi con prospettive sia in prima che in terza persona, l’IA oggi non condivide quel livello di comprensione.
“Affinché i sistemi di intelligenza artificiale possano interagire con il mondo come facciamo noi, il campo dell’intelligenza artificiale deve evolversi verso un paradigma completamente nuovo di percezione in prima persona”, ha affermato Grauman. “Ciò significa insegnare all’intelligenza artificiale a comprendere le attività della vita quotidiana attraverso gli occhi umani nel contesto del movimento in tempo reale, dell’interazione e delle osservazioni multisensoriali”.
Il mio parere
È paradossale la facilità con la quale riescano a far passare per buono un qualcosa che distruggerà definitivamente la nostra privacy. Se già la stessa è stata messa in dubbio dai nuovi occhiali Ray-Ban Stories di Facebook, figuriamoci cosa potrà accadere con questo sistema che registra ogni instante della nostra vita.
Registrerà anche i momenti in cui siamo in bagno o quelli in cui siamo in intimità con il nostro partner? Ci saranno ancora gli interrogatori di polizia o a loro basterà guardare la registrazione di quello che abbiamo fatto? Ti fideresti di un progetto che ti spia 24 ore su 24?
Caro lettore, se non hai mai visto la serie TV Black Mirror forse è il caso di farlo. Dopo il Sistema di Credito Sociale e il la chatbot di Microsoft per “chattare con i defunti”, ecco che arriva un altro progetto già anticipato dalla serie. Prima stagione, puntata numero 3: “Ricordi pericolosi”. Buona visione.
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