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Facebook rivisita gli incontri con la realtà virtuale

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Questo nuovo servizio consente agli utenti di incontrarsi tramite i visori per realtà virtuale Oculus.

È forse un passo in più verso la costruzione del “metaverso“, un universo in cui realtà e Internet finiranno per mescolarsi in modo armonico, secondo l’azienda californiana. Facebook ha presentato giovedì 19 agosto il suo nuovo servizio di collaborazione professionale. Nei “laboratori”, i partecipanti appaiono attorno a una tavola rotonda sotto forma di avatar personalizzati, che ricordano i personaggi dei cartoni animati. Possono interagire tramite il loro microfono, disegnare su una lavagna virtuale utilizzando telecomandi che replicano i loro gesti o addirittura trasmettere lo schermo davanti a loro, nella stanza in cui si trovano fisicamente.

“I laboratori sono il nostro prodotto collaborativo di punta che consente alle persone di venire a lavorare nella stessa stanza, nonostante la distanza fisica”, ha affermato la società in una dichiarazione sul blog di Oculus, il marchio di visori per realtà virtuale (VR) acquisito da Facebook nel 2014. “Funziona bene sia nella realtà virtuale che sul web ed è progettato per migliorare la capacità di collaborazione del tuo team”, ha aggiunto. La nuova tecnologia è disponibile in versione beta per gli utenti delle cuffie Quest 2. I loro colleghi che non dispongono di questa attrezzatura possono partecipare alle riunioni tramite videochiamate.

Successore di Internet mobile?

A fine luglio Facebook ha annunciato la creazione di un team dedicato al “metaverso”, ovvero un “meta-universo” dove il reale e il virtuale si fondono, una visione della fantascienza già presente nei videogiochi. Il metaverso rappresenta il successore di Internet mobile e il futuro del social network, secondo il suo fondatore Mark Zuckerberg. “Per realizzare la nostra visione del metaverso, abbiamo bisogno di costruire il tessuto connettivo tra (i diversi) spazi digitali, al fine di superare i limiti fisici e poterci muovere tra di essi con la stessa facilità delle stanze del proprio spazio casa”, aveva dettagliato il boss sul suo profilo Facebook.

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Gradualmente, schermi, ologrammi, visori VR e occhiali per realtà aumentata dovrebbero consentire “movimenti” fluidi di universi virtuali in luoghi fisici, come i “teletrasporti”, ha spiegato. “La qualità essenziale del metaverso sarà la presenza, la sensazione di esserci davvero con le persone, e FRL (Facebook Reality Labs, la divisione responsabile del progetto, ndr) costruisce da anni prodotti che portano presenza in diversi spazi digitali”. Finora Oculus si è in gran parte concentrato sui videogiochi, ma la divisione sta esplorando anche altre applicazioni, dal turismo al telelavoro.

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