Fuchsia OS prenderà definitivamente il posto di Android?
Sempre più indizi portano a pensare che la migrazione del nuovo sistema operativo riguarderà anche smartphone e tablet.
A maggio 2021, 9to5Google, portale specializzato in tutto ciò che riguarda Google, ha rivelato che il nuovo sistema operativo Fuchsia OS, su cui il team sta lavorando dal 2016, è già una realtà, essendo di fatto il sistema installato di default sui dispositivi Nest Hub.
Questo dispositivo, simile ad Amazon Echo, non avrebbe più Cast OS come sistema operativo principale, o almeno nelle nuove versioni.
Cos’è Fuchsia OS?
Sebbene Android sia uno dei sistemi operativi mobili più importanti al mondo, per Google è ancora un problema che abbia una base in Linux e che debba cedere alle richieste della licenza GPL di detto kernel. Per questo, da cinque anni la società di Alphabet Inc. lavora su un sistema Open Source, ovvero “risorsa aperta”, che le consenta di avere il controllo totale di detta piattaforma e di concederne la licenza in modo autonomo e univoco.
Questo è proprio Fuchsia: un progetto costruito sotto un microkernel chiamato Zircon che, a differenza di Android, non ha intermediari nel suo codice principale, quindi si potrebbe dire che è 100% DNA Google, che consente all’azienda di avere un software sorgente di sua proprietà.
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Ora, mentre Fuchsia sta crescendo a poco a poco tra i dispositivi Nest Hub, ogni giorno ci sono più voci che assicurano che questo nuovo progetto prima o poi diventerà il sostituto di Android come sistema operativo mobile ufficiale di Google.
Al momento non esiste una versione ufficiale di questa ipotesi, ma i dubbi iniziano già a farsi strada come realtà nel mondo della programmazione. Google non ama molto spoilerare i suoi progetti ma sempre più prove dimostrerebbero che questa affermazione potrebbe essere vera. Pochi giorni fa ha dichiarato che intende accelerare lo sviluppo di Fuchsia OS per portarlo su più piattaforme.
Un ulteriore conferma viene dal bando lanciato su Careers dal colosso di Mountain View in cui cui richiedono chiaramente un “ingegnere del software di impianto” per il loro team Fuchsia Devices.
Anche se una semplice proposta di lavoro non dice molto sulle intenzioni di Google con questo sistema operativo, la verità è che in questo ci sono due chiavi: la parola “dispositivi” che rende chiara una pluralità di dispositivi, oltre al informazioni che l’azienda offre nella sezione “Informazioni sul lavoro”.
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