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Gli occhiali di Facebook sollevano problemi di privacy

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La Irish Privacy Commission ha chiesto a Facebook di dimostrare che la luce LED sui suoi occhiali, che indica quando la fotocamera è attiva, è sufficiente per far sapere a terzi che c’è un dispositivo che cattura le immagini. I Ray-Ban Stories, realizzati in partnership tra Facebook e Luxottica, consentono di scattare foto e video, modificabili, sul cellulare, ascoltare musica e rispondere alle chiamate e sono state lanciate due settimane fa.

“Mentre i telefoni cellulari non avvisano che stanno registrando, le persone possono vedere che c’è una telecamera puntata, che avverte le persone. Questo non accade con gli occhiali di Facebook”, spiega un comunicato della commissione. Il portavoce ha spiegato che basterebbe che Facebook e Luxottica dimostrino di aver svolto un ampio studio sul campo, per dimostrare che la luce a LED è un avvertimento sufficiente per le persone negli spazi aperti, riporta il portale Reuters. Questa non è l’unica commissione che lo ha chiesto al social network; La Commissione per la privacy italiana ha espresso le sue preoccupazioni un giorno dopo il lancio.

Quest’ultimo ha anche chiesto a Facebook di realizzare una campagna che spieghi al pubblico come funziona il nuovo prodotto; ad esempio, chiarendo quali sono i segni che una persona potrebbe scattare foto e video. Uno dei problemi principali è che gli occhiali non sono gli stessi. I Ray-Ban Stories hanno 20 versioni disponibili con cinque diversi colori e possono essere adattati a lenti formulate e gli altoparlanti consentono a una terza persona di ascoltare le conversazioni se sono abbastanza vicine.

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Anche l’Australia ha aperto un’indagine sugli occhiali, la Commissione per le informazioni e la privacy ha affermato di temere che gli occhiali possano essere utilizzati per spiare le persone, ha spiegato il portale Gizmodo Australia. Colpisce che Xiaomi, una settimana dopo, abbia lanciato un paio di occhiali che a quanto pare fanno molto di più di quelli di Facebook, dal momento che questi possono essere considerati intelligenti; anche se la sua data di uscita non è ancora nota, dovranno sicuramente affrontare lo stesso problema di privacy che sta affrontando Ray-Ban Stories.

Naturalmente, questi non saranno gli unici occhiali che vedremo sul mercato. Google e Snapchat avevano già presentato i loro modelli e con l’ingresso di Facebook e Xiaomi si dimostra che esiste chiaramente un mercato per questi dispositivi. Ora sarà compito degli enti regolatori definire il futuro di ciò che dovrebbero fare o non fare.

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