Google integra l’intelligenza artificiale anche in Maps
L’azienda ha anche fornito dettagli sui progressi del suo chatbot.
Google ha rivelato come sta integrando l’intelligenza artificiale nei suoi strumenti di ricerca e come lo farà in futuro. In una presentazione in diretta da Parigi, il vicepresidente senior dell’azienda, Prabhakar Raghavan, ha fatto l’annuncio.
All’evento si è parlato del chatbot che l’azienda avrà nel suo motore di ricerca, qualcosa che molti stanno aspettando e che è confermato chiamarsi Bard, una piattaforma basata sulla sua tecnologia LaMDA.
Ma in questo spazio hanno anche colto l’occasione per sottolineare che l’azienda sta lavorando da tempo con l’intelligenza artificiale nei suoi strumenti, come è successo con Lens, che la combina con la realtà aumentata.
L’intelligenza artificiale nelle ricerche su Google
Il primo punto di cui si è parlato è la ricerca multipla. Ciò consentirà agli utenti di effettuare interrogazioni combinando testo e immagini. Una funzione disponibile dal 2021 negli Stati Uniti, ma che ora arriva in tutto il mondo.
Con questa opzione, le persone avranno la possibilità di entrare nell’applicazione Google, usare Lens per scattare una foto o selezionare un’immagine dalla propria galleria e completarla con del testo per rendere i risultati più precisi.
Insieme a questo strumento, sarà possibile cercare oggetti vicini alla nostra posizione. Ad esempio, basta scattare una foto di un piatto di cibo o scegliere una foto dalla galleria e il sistema fornirà informazioni sui ristoranti più vicini per gustare quel pasto.
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Passando alle mappe, è stato rivelato che l’opzione Immersive View è ora disponibile a Los Angeles, Londra, New York, San Francisco e Tokyo, e presto arriverà anche a Firenze, Venezia, Amsterdam e Dublino. Il sistema offrirà agli utenti una visione più completa dei siti turistici, dagli interni alle informazioni sul quartiere in cui si trovano.
Anche l’intelligenza artificiale farà parte del traduttore, che secondo Google è utilizzato da oltre un miliardo di persone. La prima funzione riguarderà le opzioni di traduzione contestuale, che consentiranno di ottenere una traduzione migliore “per singole parole, frasi brevi e frasi con significati multipli” incentrate su una situazione specifica, che renderà più facile la comprensione.
E anche una caratteristica legata a Lens, in quanto il testo tradotto si fonderà “senza soluzione di continuità ” con le parole interpretate, in modo da avere un aspetto più naturale.
Integrazione di chatbot
C’era molta attesa per questa sezione e finalmente Google ha confermato che Bard è in arrivo e ha mostrato come funzionerà .
Il suo utilizzo sarà molto simile a quello di altri strumenti di questo tipo, in cui l’utente incontra un’interfaccia di chat e fa domande o richieste via testo, alle quali l’intelligenza artificiale risponde.
L’azienda ha confermato che per ora è in fase di sviluppo e che solo i “tester fidati” possono accedervi, quindi il resto del pubblico dovrà aspettare ancora un po’ per vederlo.
L’obiettivo è quello di ridurre il più possibile il margine di errore in modo che funzioni in modo ottimale e di risolvere un problema che preoccupa molto la piattaforma per le ripercussioni che potrebbe avere sul traffico dei siti web, che sono i suoi principali clienti sul motore di ricerca. Un equilibrio importante da raggiungere.
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