Guerra alla pirateria: Sky attacca i complici silenziosi
L’emittente televisiva britannica Sky, ha presentato alla Commissione Europea un rapporto che evidenzia le più recenti minacce alla pirateria. Queste segnalazioni guidano la CE nell’aggiornamento della sua “Lista di controllo sulla contraffazione e la pirateria” e questa volta alcuni titolari di diritti vogliono che gli intermediari ricevano un’attenzione speciale. La denuncia di Sky dedica più spazio a Cloudflare rispetto ai più eclatanti provider di hosting IPTV pirata, e nemmeno Facebook se la cava bene.
Provider di hosting problematici
Sky denuncia diversi provider di hosting che fanno affari con i provider di IPTV pirata. Questi host non elaborano rapidamente le richieste di rimozione dei contenuti in violazione. Alcuni operano in modo anonimo, con registrazioni anonime, pagamenti in criptovaluta e hosting offshore. Ciò rende difficile per i titolari dei diritti rintracciare i pirati.
Sky identifica “RESERVED, ZZ” [AS27161] come il “principale host in violazione”, con 284.454 “incidenti di violazione” unici in sette mesi.
Cloudflare “uno dei principali host in violazione”
Sky afferma che Cloudflare rimane “uno dei principali host in violazione”. Nell’arco di sette mesi, sono stati identificati 107.307 “incidenti di violazione” unici presso Cloudflare. Sky sostiene che i servizi di Cloudflare sono “facilmente sfruttati” dai pirati per nascondere i loro veri host.
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Facebook Marketplace
Sky critica Facebook Marketplace. Tra febbraio e luglio 2024, l’azienda ha identificato e segnalato 16.500 annunci per dispositivi che abilitano la pirateria, il 96% di tutti gli annunci di Firestick su tutte le piattaforme. Meta afferma di aver adottato misure, ma Sky le ritiene in gran parte inefficaci.
Sky critica Google per non essere abbastanza proattivo nella rimozione di contenuti in violazione dai risultati di ricerca. Google risponde solo a richieste specifiche e non accetta richieste di delisting per siti che incoraggiano la violazione del copyright.
Altri punti salienti
Il rapporto di Sky evidenzia anche preoccupazioni relative a mercati, motori di ricerca, siti di file hosting, app e social media utilizzati per la pirateria.
In conclusione, il rapporto di Sky sottolinea il ruolo degli intermediari nella facilitazione della pirateria online. I titolari dei diritti chiedono alla Commissione Europea di intervenire.Non è chiaro perché TCRP non venga utilizzato in questo caso, ma se i target sono siti che “incoraggiano” la violazione o che promuovono l’uso di VPN per eludere i blocchi geografici, il DMCA è già lo strumento sbagliato, indipendentemente dal meccanismo di invio.
Altri punti salienti del rapporto di Sky
Oltre ai tre punti principali sopra menzionati, il rapporto di Sky evidenzia anche le preoccupazioni relative a:
- Mercati e motori di ricerca: Sky critica Alibaba per aver ospitato un gran numero di dispositivi che abilitano la pirateria e per aver reso difficile per i titolari dei diritti rimuovere tali annunci. L’azienda critica anche Google per non aver fatto abbastanza per rimuovere i siti di streaming pirata dai risultati di ricerca organici e per aver consentito agli annunci di tali siti di essere visualizzati nelle pagine dei risultati di ricerca.
- Siti di file hosting (Cyberlocker): nel mirino anche una serie di siti di file hosting che sono utilizzati dai pirati per distribuire contenuti in violazione del copyright. Questi siti includono chomikuj.pl, ddl.to, dood.so, doodstream.com, mixdrop.co, mixdrop.sx, mixdrop.to, nitroflare.com, orvidcloud.co, rapidgator.net, rapidrar.com, streamtape.com e voe.sx.
- Siti di file hosting (Live Streaming): l’emittente televisiva elenca una serie di siti di file hosting che sono utilizzati dai pirati per trasmettere in streaming contenuti in violazione del copyright. Questi siti includono srv93221.tservone.lol, iptvtree.net, mteve.online, sansat.net, myvipmedia.com, www.sportp2p.com, azdouiptv.com, vodkom.net, tv.pro-ott.com e aziz.social.
- App (Store ufficiali/non ufficiali, Premium/Pubblicità): elencate anche una serie di app che sono utilizzate dai pirati per distribuire contenuti in violazione del copyright. Queste app includono RepelisPlus Pelis Stream, Scarica film | VC, PTV Sports: Live Cricket TV, YACINE TV Store, Football Livestreaming HD TV, Live Cricket TV 2024, MovieFlex, Salama TV – Angalia Mpira Live, Magis – Peliculas y Series e Hotlflix.
- Social media: anche Telegram è accusato di essere una piattaforma di social media utilizzata dai pirati per condividere link verso contenuti in violazione del copyright.
Conclusione
Il rapporto di Sky evidenzia le sfide che i titolari dei diritti devono affrontare nella lotta alla pirateria online. Il rapporto sottolinea anche il ruolo che gli intermediari, come Cloudflare e Facebook, possono svolgere nella facilitazione della pirateria. I titolari dei diritti chiedono alla Commissione Europea di prendere provvedimenti per affrontare queste sfide.
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