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I nuovi sensori forniranno alle protesi una tattilità di livello umano

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Gli esperti di robotica di Monaco hanno sviluppato un processo automatico per la produzione di una pelle artificiale sensibile, composta da sensori morbidi. Questi sensori forniranno un prezioso feedback sull’interazione del sistema robotizzato, ad esempio una mano artificiale, con l’ambiente circostante, il che dovrebbe rivoluzionare la robotica e la protesizzazione.

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Il nuovo sensore assomiglia alla pelle – è morbido e può essere incollato praticamente su qualsiasi oggetto. Inoltre, il gruppo di ricerca ha automatizzato il processo di produzione utilizzando una stampante 3D. Quest’ultima inietta una pasta nera conduttiva in silicone liquido, che poi si solidifica, ma la pasta all’interno rimane liquida. Quando i sensori si comprimono o si allungano, la loro resistenza elettrica cambia e la resistenza può essere utilizzata per determinare la forza di compressione o di allungamento. Questo principio è utilizzato dagli scienziati per ottenere un’idea dell’interazione del materiale con gli oggetti.

“L’integrazione di questi sensori morbidi simili alla pelle in oggetti 3D apre nuove vie per il trattamento delle sensazioni tattili dall’intelligenza artificiale. I sensori forniscono dati sulla forza di compressione e deformazione in tempo reale, fornendo un feedback istantaneo”, sottolineano gli autori della ricerca.

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