Il nuovo gadget di OpenAI sarà come un iPod Shuffle… ma super intelligente

Dopo l’annuncio ufficiale della collaborazione tra OpenAI e Jony Ive, il leggendario designer dietro l’estetica minimalista di Apple, iniziano ad emergere i primi dettagli “rubati” sul misterioso gadget AI che potrebbe cambiare le carte in tavola nel settore tech. Secondo quanto rivelato dall’analista Ming-Chi Kuo, la nuova creatura firmata OpenAI non avrà schermo, sarà ultra compatta e… ricorderà il mitico iPod Shuffle!

Dimentica smartphone, smartwatch e occhiali intelligenti: il dispositivo AI di OpenAI sarà qualcosa di completamente diverso. Le prime indiscrezioni parlano di un oggetto leggermente più grande dell’Humane AI Pin (che ha faticato a imporsi sul mercato), ma con un design raffinato, semplice e discreto, proprio come l’iPod Shuffle degli anni d’oro.

Il gadget sarebbe pensato per essere indossato al collo, e integrerebbe una fotocamera e un microfono. L’obiettivo? Offrire assistenza vocale e visiva in tempo reale, senza la distrazione di uno schermo. Un vero e proprio assistente AI personale tascabile, sempre attivo e pronto a rispondere.

Siamo ancora lontani dal lancio ufficiale: secondo Kuo, la produzione di massa non inizierà prima del 2027. Il prototipo attuale è in fase embrionale, ma ciò non ha impedito all’insider e designer Ben Geskin di immaginare come potrebbe apparire: un piccolo dispositivo elegante, con una clip magnetica, magari colorato, e con un aspetto che richiama i prodotti Apple più iconici.

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Secondo Ming-Chi Kuo, l’annuncio della collaborazione con Jony Ive non è stato casuale, ma piuttosto una mossa strategica per distrarre l’attenzione dal recente evento Google I/O, dove l’integrazione dell’AI nella suite di servizi Google ha fatto molto rumore.

OpenAI, che finora ha dominato la scena grazie a ChatGPT, sente ora la pressione di un ecosistema sempre più completo e potente come quello di Google. Il gadget AI potrebbe essere la risposta hardware di OpenAI a un mondo sempre più affollato di assistenti intelligenti.

Uno degli aspetti più sorprendenti è proprio l’assenza di display: il gadget si interfaccerà esclusivamente tramite voce e, forse, comandi gestuali o visivi. Un ritorno all’essenziale, dove l’intelligenza artificiale fa tutto dietro le quinte, senza dover attirare l’attenzione con notifiche, icone o interfacce complesse.

In un certo senso, potrebbe segnare l’inizio di una nuova era di dispositivi: più silenziosi, più intelligenti, più umani.

Fonte

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