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La Camera approva la legge contro lo streaming pirata

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La partite trasmesse illegalmente saranno bloccato mezz’ora prima del calcio d’inizio

La lotta allo streaming illegale si fa sempre più accesa. La Camera ha approvato la proposta per la tutela dei contenuti protetti dal diritto d’autore all’unanimità; 256 voti a favore e nessun contrario. A questo punto manca solo l’approvazione del Senato ma i giochi sono pressoché fatti. 

Cosa cambierà per lo streaming illegale?

L’idea è quella di dare all’AGCOM il pieno potere di bloccare gli IP dei siti pirata e dei provider IPTV. Non si agirà quindi a livello di DNS come si faceva in precedenza. In parole più semplici, agli utenti verrà bloccato l’instradamento del traffico. Nel momento in cui si cercherà di connettersi a una piattaforma, come un sito web o una IPTV, che sta trasmettendo lo streaming, anche – e soprattutto – in diretta, verrà invece dirottato verso una schermata che avvertirà dell’azione dell’AGCOM. Gli utenti colti in fragrante rischiano di essere segnalati alle autorità. Il tutto entro trenta minuti dall’inizio della trasmissione pirata.

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Il calcio pirata però non è il solo. Una procedura analoga dovrebbe via via colpire anche i siti che trasmettono contenuti streaming on demand come film, serie TV, documentati e cartoni animati. Per questi naturalmente non ci sarà il blocco entro 30 minuti ma si prevedono raid come quelli visti in questi anni contro siti pirata e server IPTV. 

Il testo prevede anche un aumento delle sanzioni: fino a 5.000 euro per gli utenti e fino a tre anni di carcere, invece, per chi carica e trasmette i contenuti.

L’obiettivo del governo è molto chiaro: si vuole a tutti i costi distruggere lo streaming pirata. La domanda a questo punto sorge spontanea: è questa la strada giusta? Io avrei qualche dubbio.

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