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Limite di 30 km/h: e se Bologna fosse l’apripista dell’UE?

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Da martedì 16 gennaio 2024, con l’entrata in vigore ufficiale delle ordinanze che istituiscono il limite di velocità di 30 km/h, a Bologna è partito anche il piano dei controlli per la sicurezza stradale 2024, che rappresentano un’evoluzione delle attività della Polizia Locale avviate da gennaio 2023.

Il limite di velocità di 30 km/h riguarda circa il 70% delle strade urbane di Bologna e come avrai letto sui social media, i cittadini non hanno gradito molto questa novità. I disagi per i pendolari sono tantissimi, considerando che per andare a lavorare, i tempi di percorrenza sono triplicati, se non di più.

Non vivo a Bologna, ma lì ho tanti amici che mi raccontano come stanno vivendo la situazione, e ti posso garantire che il traffico è diventato un vero inferno.

Da subito, questa novità mi puzzava di bruciato. Insomma mi sono chiesto, come mai il sindaco, nonostante le tantissime lettere di protesta, continua imperterrito ad imporre questo limite assurdo? Non sarà che dietro ci sia lo zampino dell’Unione Europea? Ohibò, manco a dirlo!

Si scopre infatti che oltre a Bologna, anche Parigi e Amsterdam hanno aderito a questa iniziativa. Ed ecco svelato il perché:

L’Unione Europea sta valutando l’introduzione di un limite di velocità di 30 km/h all’interno delle grandi città. Questa proposta, che ha acceso un acceso dibattito, ha l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale, ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico e promuovere la mobilità sostenibile.

Come mai proprio Bologna?

La città emiliana non ha mai nascosto le sue simpatie per le innovazioni globaliste, come ad esempio quella del Sistema di Credito Sociale. Qualcuno ricorderà infatti che nel maggio del 2022, Bologna ha sperimentato questa “magnifica” tecnologia nel progetto “Smart Citizen Wallet“. Non c’è dunque da meravigliarsi se ora sia stata la prima ad introdurre il limite di velocità di 30 km/h.

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Perchè l’UE sta considerando questa misura?

Ecco quali sarebbero i motivi di questa fantastica novità tanto amata dai cittadini bolognesi:

Sicurezza stradale

  • La riduzione della velocità riduce l’intensità degli incidenti e la gravità delle lesioni.
  • I pedoni e i ciclisti sono più vulnerabili in caso di collisione a velocità elevate.
  • Un limite di 30 km/h favorisce una maggiore attenzione da parte dei conducenti e rende le strade più sicure per tutti.

Inquinamento atmosferico e acustico

  • I veicoli a motore sono una delle principali fonti di inquinamento atmosferico e acustico nelle città.
  • La riduzione della velocità riduce le emissioni di gas serra e di inquinanti atmosferici.
  • Un minor rumore del traffico può migliorare la qualità della vita nelle aree urbane.

Mobilità sostenibile

  • Un limite di 30 km/h favorisce l’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi come biciclette, monopattini e mezzi pubblici.
  • Le città con velocità più basse sono più vivibili e a misura d’uomo.

Obiezioni e critiche

  • Alcune persone criticano la proposta, ritenendola troppo restrittiva e poco realistica.
  • Ci sono dubbi sulla sua efficacia nel ridurre l’inquinamento e sulla sua applicabilità in tutte le città.
  • Alcune zone potrebbero necessitare di limiti di velocità differenti a seconda del contesto.

La decisione finale

La proposta è ancora in fase di discussione e non è stata ancora adottata. L’UE valuterà i potenziali benefici e i costi della misura prima di prendere una decisione definitiva. Naturalmente, molto dipenderà dall’obbedienza dei cittadini, che se continueranno ad accettare tutto indistintamente, renderanno la vita facile a coloro che prendono le decisioni per noi.

Mi piacerebbe tuttavia capire come si possa parlare di “mobilità sostenibile” se a Bologna adesso il traffico è qualcosa di impressionante e si sentono più clacson e bestemmie che uccellini che cantano?

Con la scusa di ridurre l’inquinamento e promuovere uno stile di vita più sano per i cittadini, continua la propaganda per ridurre le emissioni di CO2 e bla bla bla… E si perché, il limite di 30 km/h è anche parte di un piano più ampio per migliorare la qualità dell’aria e ridurre le emissioni di gas serra, dicono gli esperti. Ma dei cieli che da oltre vent’anni vengono irrorati ogni giorno, perché non ne parla nessuno?

Dai, fermiamoci qui, non vorrei che qualcuno mi dicesse che sono un complottista… 😅

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