L’intelligenza artificiale ha imparato a leggere i pensieri delle persone
Sviluppato un nuovo metodo non invasivo
La ricerca sull’intelligenza artificiale sta progredendo rapidamente e sta aprendo nuove possibilità in un’ampia gamma di campi, tra cui la medicina. Un recente studio dell’Università di Tecnologia di Sydney (UTS) in Australia ha sviluppato un nuovo metodo per leggere i pensieri delle persone senza ricorrere alla chirurgia.
Il metodo utilizza un berretto con elettrodi che viene posizionato sul cuoio capelluto del partecipante. Gli elettrodi registrano l’attività elettrica del cervello, che viene poi analizzata da un modello di intelligenza artificiale. Il modello è stato addestrato su un set di dati di persone che pronunciavano frasi mentalmente.
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I ricercatori hanno testato il metodo su 29 volontari e hanno scoperto che era in grado di riconoscere le frasi pronunciate mentalmente con una precisione del 42,8%. Il sistema era in grado di riconoscere meglio i verbi e i sinonimi rispetto ad altre parti del discorso.
I ricercatori ritengono che questo sviluppo potrebbe essere utile in futuro per le persone con disturbi del linguaggio, come l’afasia. L’afasia è una condizione che può causare difficoltà nel parlare, scrivere o comprendere il linguaggio. Il sistema potrebbe essere utilizzato per aiutare le persone con afasia a comunicare più facilmente.
Il futuro della lettura dei pensieri
Questo studio rappresenta un importante passo avanti nella ricerca sulla lettura dei pensieri. Tuttavia, c’è ancora molto lavoro da fare prima che questa tecnologia possa essere utilizzata in modo sicuro e affidabile. I ricercatori dovranno continuare a migliorare la precisione del sistema e a sviluppare metodi per ridurre gli errori.
Nonostante le sfide, la lettura dei pensieri ha il potenziale di rivoluzionare il modo in cui interagiamo con il mondo che ci circonda. Potrebbe essere utilizzata per migliorare la comunicazione con le persone con disabilità, per controllare dispositivi elettronici con il pensiero e persino per creare interfacce per computer più naturali.
Tutto molto bello fino a quando l’intelligenza artificiale non ci sfuggirà di mano…
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