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Linux supera Windows in termini di malware

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La società Elastic Security Labs ha pubblicato le statistiche sulla distribuzione di software dannoso tra i principali sistemi operativi. È notevole che nella classifica dei sistemi operativi più popolari tra gli hacker non si trova affatto la piattaforma “popolare” Windows.

Tra tutti i computer analizzati dagli esperti, la maggior parte delle macchine infette sono state quelle con il sistema operativo Linux (54%). Al secondo posto si è classificato Windows (39%) e al terzo macOS (6%). La percentuale rimanente è stata distribuita tra altri sistemi operativi.

I computer con tutti i sistemi operativi elencati erano più spesso infettati da Trojan – la quota di questo tipo di malware supera il 75%. In seguito nella lista per il numero di rilevamenti seguono i miner di criptovalute e gli archivi in cui sono compressi i file con vari malware (packer).

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Tuttavia, questa statistica è influenzata da un gran numero di computer infetti con il sistema operativo Linux. Ad esempio, su macOS, al terzo posto dopo i miner ci sono i rootkit, in grado di controllare il PC senza il consenso del proprietario. E i computer con Windows sono infetti in 95% dei casi da Trojan. Gli altri 5% sono rappresentati da ransomware e bloccatori di accesso al sistema. Per Linux, lo “zoo” di malware è il più variegato – tutti i tipi di software dannoso rilevato si trovano in esso.

Nella ricerca si nota che un gran numero di infezioni relative a computer non popolari tra gli utenti con Linux potrebbe essere legato al fatto che questo sistema operativo è più spesso utilizzato sui server.

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