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Lo Stato di New York approva una legge per proteggere i minori dai contenuti “addictivi” sui social media

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Lo scorso venerdì, il governo dello stato di New York ha approvato una legge che vieta alle piattaforme di social media di mostrare contenuti “addictivi” basati su algoritmi ai minori di 18 anni senza il consenso dei genitori. Questa misura rende New York l’ultimo stato a prendere provvedimenti per proteggere i bambini dai rischi online.

La legge, denominata SAFE (Stop Addictive Feeds Exploitation) for Kids Act, richiede ai minori di ottenere il consenso dei genitori per visualizzare feed “addictivi” sui social media. Questi feed includono contenuti da account che l’utente non segue, ma che vengono mostrati grazie agli algoritmi progettati per trattenere gli utenti sulla piattaforma il più a lungo possibile.

I minori potranno comunque ricevere un feed cronologico di contenuti da account che seguono già, cercare argomenti di loro interesse e connettersi con gli amici. Gli algoritmi non considerati “addictivi” utilizzati per le funzioni di ricerca o per filtrare contenuti indesiderati o osceni saranno ancora consentiti senza il consenso di un genitore.

La legge si applica alle piattaforme i cui feed consistono principalmente in contenuti generati dagli utenti e in materiale raccomandato agli utenti in base ai dati raccolti su di loro. Facebook, Instagram, TikTok, Twitter e YouTube di Alphabet Inc. sono alcune delle piattaforme di social media che rientrano in questa definizione.

La legislazione richiederà inoltre alle piattaforme di fornire strumenti per consentire ai genitori di limitare l’accesso dei loro figli a determinati tipi di contenuti o di impostare limiti di tempo per l’utilizzo dei social media.

Reazioni e Controversie

La legge ha suscitato reazioni contrastanti. I sostenitori della legislazione citano studi che collegano l’uso eccessivo dei social media da parte degli adolescenti a tassi più elevati di depressione, ansia, disturbi del sonno e altri problemi di salute mentale.

L’associazione di categoria NetChoice ha condannato la legge, definendola “un attacco alla libertà di parola e all’internet aperto”, affermando che costringerebbe i siti web a censurare tutti i contenuti a meno che i visitatori non forniscano un documento d’identità per verificare la loro età.

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Meta, la società madre di Facebook e Instagram, ha espresso un certo sostegno al disegno di legge, affermando che, sebbene non si trovino d’accordo su tutti gli aspetti, accolgono positivamente il fatto che New York sia il primo stato a riconoscere la responsabilità degli app store.

Implicazioni Future

La legislazione adottata dallo stato di New York rappresenta uno sforzo significativo per affrontare la questione dell’impatto dei social media sui minori e potrebbe avere implicazioni sia per le piattaforme di social media che per gli utenti minori che le utilizzano.

La definizione di “contenuti addictivi” potrebbe essere soggettiva e potrebbe essere oggetto di dibattito. Inoltre, ci sono opinioni contrastanti sull’efficacia di tali restrizioni e sulla loro compatibilità con la libertà di espressione e l’accesso all’informazione.

Nonostante le controversie, la legge di New York rappresenta un passo importante nella regolamentazione dei social media e potrebbe influenzare le politiche future in altri stati e a livello federale.

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