L’ONU e il WEF ammettono di aver manipolato i risultati di ricerca di Google

Sono collusi con le Big Tech per imporre una censura di massa

Verso la fine di settembre, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite si è riunita in concomitanza con l’incontro sull’impatto dello sviluppo sostenibile del World Economic Forum (WEF), durante il quale si è discusso del fatto che le piattaforme di Big Tech come Google (che possiede YouTube) e Twitter sono controllate dai globalisti.

I funzionari delle Nazioni Unite, che hanno detto cose come “la scienza è nostra“, hanno anche ammesso che è stata creata una partnership con Google per censurare i risultati di ricerca che non si conformano all’agenda globalista su questioni come “Covid-19” e “cambiamento climatico“.

Questo è il modo in cui viene plasmata l’opinione pubblica, è stato inoltre ammesso: attraverso la censura e il silenziamento della verità. Sia l’ONU che il WEF lo ammettono apertamente, perché a quanto pare si sentono invincibili e hanno già vinto.

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Anche le piattaforme di social media come Twitter e Facebook sono pesantemente censurate e controllate. I gruppi e le figure di spicco che condividono o pubblicano contenuti che i globalisti ritengono “offensivi” o “scorretti” vengono regolarmente puniti e frustati, per così dire.

“Noi possediamo la scienza e pensiamo che il mondo debba conoscerla, e le piattaforme stesse lo fanno”, ha dichiarato con arroganza un rappresentante delle Nazioni Unite, sottolineando inoltre che milioni di dollari vengono versati nelle casse degli “influencer” dei social media per diffondere la propaganda globalista.

“Se cercate su Google ‘cambiamento climatico’, in cima alla vostra ricerca troverete ogni tipo di risorsa delle Nazioni Unite”, ha aggiunto il rappresentante.

“Un’altra strategia chiave che abbiamo adottato è stata quella di impiegare influencer… influencer che erano davvero entusiasti, che hanno un enorme seguito, ma davvero desiderosi di aiutare a veicolare messaggi che sarebbero serviti alle loro comunità, ed erano molto più fidati delle Nazioni Unite”.

Non tutti i discorsi sono “uguali”, dicono le Nazioni Unite e il WEF

La Costituzione degli Stati Uniti afferma che tutti gli uomini sono creati uguali e sono dotati dal loro creatore di alcuni diritti inalienabili, tra cui la libertà di parola – ma l’ONU e il WEF non sono d’accordo.

In effetti, la Costituzione degli Stati Uniti è qualcosa che i globalisti mirano a distruggere perché contraddice il loro programma di schiavitù globale delle masse. Pertanto, il Primo Emendamento deve essere abolito.

“L’idea che tutti i discorsi siano uguali non è vera”, ha detto senza vergogna il rappresentante delle Nazioni Unite.

Queste persone ci considerano davvero come loro schiavi. E se partecipiamo volontariamente al loro sistema, è esattamente quello che siamo.

Se glielo permettiamo, i globalisti che tirano i fili delle marionette politiche all’ONU e al WEF costringeranno tutti a una servitù permanente al nuovo ordine mondiale globalista, che prevede anche un abbattimento di massa.

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L’abbattimento di massa è già in atto con i cosiddetti “vaccini” per il coronavirus di Wuhan (Covid-19), che tra le altre cose sono uno strumento di morte – per non parlare del test del QI.

Secondo il sottosegretario generale per le Comunicazioni globali Melissa Fleming, le Nazioni Unite stanno utilizzando TikTok, Google, Facebook, Twitter e altre piattaforme di Big Tech per fare il lavaggio del cervello agli utenti e trasformarli in bravi soldatini per il nuovo ordine mondiale.

“Stiamo diventando molto più proattivi”, ha dichiarato la Fleming.

Ricordate tutte quelle “infermiere” e quei “dottori” che su TikTok sono stati visti ballare mentre predicavano maschere facciali e iniezioni di covidone? C’era l’ONU dietro a tutto questo, con una cosa chiamata “Team Halo” che “ha addestrato scienziati in tutto il mondo e alcuni medici” a predicare il vangelo dell’ONU e del WEF.

Bill e Melinda Gates continuano a finanziare pesantemente questo tipo di cose, che hanno in gran parte trasformato Internet in una matrice di controllo di una propaganda globalista implacabile e inequivocabile.

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