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L’oro diventa bidimensionale: una nuova era per il metallo prezioso

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Gli scienziati dell’Università di Linköping, in Svezia, hanno ottenuto un risultato straordinario: la creazione di una lamina d’oro spessa un solo atomo. Questa innovazione apre nuove possibilità per l’utilizzo dell’oro in diversi settori, tra cui la produzione di idrogeno e di sostanze chimiche a valore aggiunto.

In passato, diversi tentativi di creare una lamina d’oro così sottile si erano rivelati infruttuosi a causa della tendenza del metallo ad aggregarsi. Tuttavia, i ricercatori svedesi hanno trovato una soluzione ingegnosa ispirandosi a un’antica tecnica di forgiatura giapponese.

Per realizzare la loro lamina monoatomica, gli scienziati hanno utilizzato un materiale di base tridimensionale chiamato “Goldene“, in cui l’oro è posizionato tra strati di titanio e carbonio. Questa tecnica, nota come “Reagente Murakami”, è utilizzata nell’arte della forgiatura giapponese da oltre un secolo per rimuovere i residui carboniosi e modificare il colore dell’acciaio.

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I ricercatori hanno perfezionato la tecnica aggiungendo un tensioattivo, creando una struttura unica in cui l’oro è separato dalle molecole circostanti come in una soluzione. Questo ha permesso di ottenere una lamina d’oro estremamente sottile e stabile.

Il prossimo passo per i ricercatori sarà esplorare la possibilità di applicare questa tecnologia ad altri metalli nobili, aprendo nuove frontiere per la scienza dei materiali e l’innovazione tecnologica.

Implicazioni e potenziale

La creazione di una lamina d’oro monoatomica ha implicazioni significative in diversi settori:

  • Produzione di idrogeno: L’oro può essere utilizzato come catalizzatore per la produzione di idrogeno dall’acqua, una fonte di energia pulita e sostenibile. La lamina monoatomica potrebbe aumentare l’efficienza e la velocità di questo processo.
  • Sintesi di sostanze chimiche: L’oro può essere utilizzato come catalizzatore per la sintesi di diverse sostanze chimiche a valore aggiunto, come farmaci e materiali avanzati. La sua struttura bidimensionale potrebbe migliorare la selettività e l’efficienza di queste reazioni.
  • Elettronica: L’oro è un ottimo conduttore di elettricità e la sua forma bidimensionale potrebbe essere utilizzata per creare nuovi dispositivi elettronici più efficienti e compatti.
  • Sensori: L’oro è sensibile a diverse sostanze chimiche e la sua struttura bidimensionale potrebbe essere utilizzata per creare sensori più sensibili e accurati.

La ricerca dell’Università di Linköping apre nuove possibilità per l’utilizzo dell’oro e potrebbe portare a sviluppi significativi in diversi settori.

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