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Neuralink installa il primo chip nel cervello di un uomo: ecco i risultati

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Elon Musk ha annunciato che la sua startup Neuralink ha impiantato domenica il suo primo dispositivo cerebrale in un essere umano, ottenendo risultati iniziali “promettenti”. L’azienda di neurotecnologie, co-fondata da Musk nel 2016, mira a creare canali di comunicazione diretta tra il cervello e i computer. L’obiettivo è quello di potenziare le capacità umane, curare disturbi neurologici come la SLA o il Parkinson e, forse un giorno, realizzare una relazione simbiotica tra uomo e intelligenza artificiale.

“Il primo essere umano ha ricevuto ieri un impianto da Neuralink e si sta riprendendo bene”, ha scritto Musk in un post su X, ex Twitter. “I risultati iniziali mostrano un rilevamento promettente dei picchi neuronali”, ha aggiunto. “Immaginate se Stephen Hawking potesse comunicare più velocemente di un dattilografo o di un banditore d’asta”, ha dichiarato Musk. “Questo è l’obiettivo”.

“Neuralink consente di controllare il telefono o il computer, e attraverso di essi quasi tutti i dispositivi, semplicemente pensando”, ha aggiunto. “I primi utenti saranno coloro che hanno perso l’uso degli arti”. Il primo prodotto di Neuralink si chiamerà Telepathy, ha dichiarato Musk in un post separato su X.

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Non sono stati forniti dettagli sul paziente, ma Ashlee Vance, autrice nel 2015 della biografia “Elon Musk: Tesla, SpaceX, and the Quest for a Fantastic Future”, ha scritto in un articolo di Bloomberg che il candidato ideale per la prima sperimentazione sull’uomo di Neuralink è “un adulto di età inferiore ai 40 anni con paralisi a gambe e braccia”. Vance ha spiegato che un chirurgo impiegherebbe “un paio d’ore” per eseguire una craniectomia e altri 25 minuti per inserire il chip nell’area del cervello che controlla mani, polsi e avambracci.

Fondata nel 2016, con sede nella Bay Area di San Francisco e ad Austin, Texas, Neuralink aveva condotto finora solo test sugli animali, attirandosi critiche da molti attivisti. Secondo questi ultimi, la società ha abusato dei diritti degli animali violando l’Animal Welfare Act, la legge che regola come i ricercatori possono trattare ed effettuare esperimenti su alcuni animali. L’ultimo esperimento presentato in pubblico con un animale risale al 2021, quando una scimmia dotata del chip Neuralink era diventata in grado di giocare da sola a un videogioco.

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Neuralink ha chiuso il 2023 con oltre 400 dipendenti e una raccolta di fondi di 363 milioni di dollari. Lo scorso giugno, la società era stata valutata circa 5 miliardi di dollari, ma alla fine di novembre quattro legislatori hanno chiesto alla U.S. Securities and Exchange Commission di indagare se Musk avesse ingannato gli investitori sulla sicurezza della sua tecnologia, dopo che i registri veterinari avevano mostrato problemi con gli impianti sulle scimmie, tra cui paralisi, convulsioni e gonfiore del cervello.

Come funziona il chip e gli sviluppi commerciali

La tecnologia di Neuralink funziona principalmente attraverso un impianto chiamato “Link”, un dispositivo delle dimensioni di cinque monete impilate che viene inserito nel cervello umano attraverso un intervento chirurgico invasivo. A maggio, la società di Musk aveva annunciato di aver ricevuto il via libera dalla Food and Drug Administration (FDA) a condurre i primi test su esseri umani. Alla fine dello scorso anno è stato poi avviato il reclutamento dei volontari.

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La sperimentazione clinica sull’uomo segna solo una tappa nel percorso di Neuralink verso la commercializzazione. Le aziende produttrici di dispositivi medici devono sottoporsi a diversi cicli di raccolta dati e test di sicurezza prima di ottenere l’approvazione finale da parte della FDA.

I rivali

Musk non è certo l’unico nel tentativo di fare progressi nel campo, che è ufficialmente noto come ricerca sull’interfaccia cervello-macchina o cervello-computer. Il magnate aveva contattato per unire le forze con lo sviluppatore di impianti Synchron per un potenziale investimento. A differenza del Link di Neuralink, la sua versione con impianto non richiede il taglio del cranio per installarlo. La Synchron, con sede in Australia, ha impiantato il suo primo dispositivo in un paziente statunitense nel luglio 2022.

Le indagini sulla sicurezza

Agli inizi di gennaio, l’agenzia Reuters ha riportato che Neuralink è stata multata per aver violato le norme del Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti (DoT) relative alla movimentazione di materiali pericolosi. Durante delle ispezioni effettuate nel febbraio 2023 presso le strutture dell’azienda in Texas e in California, gli investigatori del DoT hanno scoperto che l’azienda non si era registrata come trasportatore di materiali pericolosi, come risulta dai registri dell’agenzia. Hanno inoltre riscontrato un imballaggio improprio di rifiuti pericolosi, tra cui il liquido infiammabile Xilene.

Secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC, un’agenzia federale degli Stati Uniti, facente parte del Dipartimento della salute), lo xilene può causare mal di testa, vertigini, confusione, perdita di coordinazione muscolare e persino la morte.

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