OpenAI presenta ChatGPT Pulse: il segretario AI che organizza la tua giornata

OpenAI ha alzato ancora l’asticella con il lancio di ChatGPT Pulse, un nuovo strumento che trasforma l’intelligenza artificiale in un vero e proprio segretario digitale personale. A differenza del classico chatbot, Pulse non si limita a rispondere a domande: può operare in autonomia direttamente sul dispositivo, semplificando attività di routine come la gestione delle email, la pianificazione della giornata e la creazione di promemoria intelligenti.
Un assistente che impara da te
La vera novità di Pulse è la capacità di adattarsi dinamicamente alle abitudini e alle preferenze dell’utente. Se autorizzato ad accedere a e-mail e calendario, l’agente AI è in grado di:
- organizzare appuntamenti e impegni senza intervento manuale,
- ricordare scadenze e attività con notifiche puntuali,
- filtrare le informazioni davvero rilevanti, riducendo il rumore digitale.

Al mattino, Pulse diventa quasi un “maggiordomo digitale”: invia riepiloghi via email, mostra notizie personalizzate e mette in evidenza i contenuti che ritiene più importanti per il proprietario dell’account. Una gestione proattiva che sposta l’IA da semplice strumento reattivo a partner attivo nella produttività quotidiana.
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Come funziona la personalizzazione
Grazie all’integrazione con servizi di terze parti e all’analisi continua dei messaggi, Pulse costruisce un profilo dinamico dell’utente, imparando progressivamente a prevedere le sue esigenze. Questo significa che, più viene utilizzato, più diventa preciso e utile: dall’indicare le email prioritarie fino al suggerire modifiche all’agenda in base a impegni improvvisi.

Disponibilità e prospettive future
Per ora, Pulse è disponibile in fase di test esclusivamente per gli utenti Pro di ChatGPT, ma OpenAI non esclude di estendere la funzione anche a piani di abbonamento più accessibili nei prossimi mesi.
Dietro le quinte, Pulse si basa su GPT-5, il modello di punta che rende possibile questa combinazione di autonomia, intelligenza predittiva e integrazione con strumenti di lavoro. Se il test andrà a buon fine, Pulse potrebbe diventare la prossima evoluzione del concetto di assistente AI: non più solo un chatbot da interrogare, ma un segretario digitale sempre presente, capace di anticipare bisogni e organizzare la vita quotidiana.
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