Owo Game, il primo “gilet da gioco” che ti fa sentire il dolore

L’azienda Owo assicura che potrai provare la sensazione di dolore dei personaggi dei tuoi videogiochi.

Il Metaverso ha aperto le porte del Web 3.0 ed ora il visore VR da solo non basta più. È arrivato il momento di provare le sensazioni non solo visive ma anche fisiche ed è per questo che l’azienda Owo ha realizzato il primo gilet da gioco in grado di farti sentire il dolore.

Questo nuovo incredibile giubboto Owo Game è dotato di un design sofisticato che consente al giocatore di sentire il danno inflitto al suo eroe.

Secondo gli sviluppatori, l’insolito gilet trasmette realisticamente gli effetti di tagli, colpi e persino colpi di proiettile utilizzando moduli tattili di rinculo. Il dispositivo è ora in grado di imitare 30 sensazioni uniche: in futuro, l’azienda prevede di espandere la sua “gamma di sensazioni”.

Oltre al dolore, Owo Game può dare al giocatore la sensazione di cadere da un’altezza o di guidare a velocità superiori a 150 chilometri all’ora. Per quanto riguarda gli spari, il dispositivo ha pensato a uno scenario in cui il proprietario del giubbotto può letteralmente sentire come un proiettile virtuale sembra passare attraverso il suo corpo.

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I creatori di Owo Game affermano che questa sensazione è simile a quella che si prova quando veniamo colpiti da un paintball.

Il gilet è studiato appostiamente per consentire ai giocatori di aumentare o diminuire l’intensità degli effetti speciali durante il gioco. I creatori di Owo Game sono fiduciosi che il loro sviluppo sarà in grado di completare l’esperienza visiva e audio fornita dai moderni visori VR. Il costo e la data di inizio dell’insolita novità verranno comunicati in seguito.

Guarda il video:

Alcune osservazioni

Ogni volta che sento parlare di visori VR e sansazioni fisiche, non posso non pensare al film “I Replicanti”. Quanto ci vorrà affinché aziende per adulti comprino il brevetto per produrre tutte che riescono a simulare la sensazione di un rapporto fisico con un altro “essere umano” ovviamente virtuale?

A parte il nutrimento, che per forza di cose resterà reale, molte delle attività verranno svolte in questi mondi virtuali che alla lunga ci porteranno a vivere incollati al nostro bel visore. Francamente, io preferisco starne alla larga.

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