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OxygenOS rimarrà il sistema operativo di OnePlus

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Pete Lau, co-fondatore del brand, ha rassicurato i fan: OxygenOS non dovrebbe scomparire. All’inizio di questo mese, un brand manager europeo ci ha anche assicurato che OxygenOS era “la via da seguire in Europa”.

Dopo mesi di indiscrezioni, ora è ufficiale: OnePlus si è avvicinato molto a Oppo. Ad annunciarlo sul forum OnePlus è stato lo stesso Pete Lau, uno dei due co-fondatori del brand, ricordando che per circa un anno aveva lavorato sia presso OnePlus che in Oppo.

Sulla scia di questo annuncio, i fan si sono preoccupati per OxygenOS, lo storico OS di OnePlus, particolarmente apprezzato per la sua ergonomia, il suo aspetto filante e il suo grado di personalizzazione. Pete Lau ha risposto abbastanza chiaramente: “OxygenOS rimarrà il sistema operativo per i dispositivi OnePlus globali al di fuori del mercato cinese”.

“OxygenOS è un punto chiave dei nostri prodotti in Europa”

La preoccupazione degli appassionati è alimentata in particolare dall’abbandono dell’interfaccia cinese di OnePlus, HydrogenOS, lo scorso marzo. I dispositivi del brand cinese sono passati anche all’interfaccia Oppo tramite una versione di ColorOS appositamente personalizzata per l’occasione.

All’inizio di giugno, Tuomas Lampén, responsabile della strategia del marchio in Europa, aveva già assicurato che OxygenOS non si sarebbe mosso

Abbiamo mercati diversi con richieste diverse. In Cina, abbiamo visto un’opportunità per servire meglio i nostri utenti con questo cambiamento. Ma sicuramente OxygenOS per l’Europa è la strada da percorrere. È un sistema operativo fantastico, abbiamo un eccellente feedback dalla nostra comunità, che aiuta a migliorarlo. Abbiamo anche oltre 400 funzionalità create per OxygenOS che provengono dalla community. È quindi un punto chiave dei nostri prodotti.

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Sempre secondo Pete Lau, il brand OnePlus proseguirà il suo viaggio in autonomia. La fusione dei due gruppi mira a “snellire” le operazioni e capitalizzare le risorse condivise”. Chiaramente, per il momento, i due intendono approfittare della fusione, soprattutto sulla parte hardware, che consentirà di mettere in comune le risorse. Sul lato software, possiamo anche aspettarci una collaborazione, ma il sistema operativo rimane distinto. Niente di cui preoccuparsi quindi. C’è anche una buona possibilità che gli aggiornamenti di OxygenOS accelereranno un po’ nei prossimi mesi.

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