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Pirateria online: Google ha fatto una strage di URL “proibite”

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Secondo una recente lettera inviata all’Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti (USPTO), lo scorso anno Google ha rimosso centinaia di milioni di URL dai suoi risultati di ricerca, in risposta a segnalazioni di violazione del copyright. Questo approccio preventivo mira a combattere la pirateria online bloccando gli URL prima che compaiano nei risultati di ricerca.

La lettera, scritta da Google, afferma che l’azienda ha ricevuto oltre 7 miliardi di segnalazioni di violazione del copyright tra il 2012 e il 2022. In risposta, Google ha sviluppato un sistema che consente ai detentori dei diritti d’autore di inviare segnalazioni per gli URL che non sono ancora stati indicizzati ma si prevede siano utilizzati per la pirateria. Queste segnalazioni vengono poi utilizzate per bloccare in modo proattivo gli URL prima che diventino cercabili.

Secondo Google, questo approccio si è dimostrato efficace nel ridurre la visibilità dei contenuti piratati nei risultati di ricerca. L’azienda sottolinea anche il suo impegno nell’investire in nuovi strumenti e processi per affrontare la sfida in continua evoluzione della pirateria online.

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È importante notare che la rimozione degli URL non significa necessariamente che i contenuti fossero effettivamente disponibili su tali URL. Piuttosto, si tratta di una misura preventiva volta a prevenire la potenziale pirateria.

Gli sforzi di Google per combattere la pirateria online fanno parte di una tendenza più ampia tra le aziende tecnologiche per affrontare il problema. Anche altre aziende, come Microsoft e Facebook, hanno adottato misure simili per ridurre la disponibilità di contenuti piratati sulle loro piattaforme.

Tuttavia, l’efficacia di queste misure nel ridurre la pirateria online rimane oggetto di dibattito. Alcuni critici sostengono che possano portare a un’eccessiva bloccatura di contenuti legittimi e che siano necessarie soluzioni più complete per affrontare il problema.

In ogni caso, l’approccio di Google nel combattere la pirateria online sottolinea l’impegno dell’azienda nel proteggere i diritti dei creatori di contenuti e nel rispettare la legge sul copyright. Adottando un approccio proattivo nel bloccare gli URL potenzialmente piratati, Google sta lavorando per garantire che i risultati di ricerca siano privi di contenuti violanti e che l’ecosistema online rimanga un luogo sicuro per tutti gli utenti.

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