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Risolto il mistero della crisi energetica di Giove

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Utilizzando i dati dell’Osservatorio Keck alle Hawaii, un team internazionale di astronomi ha creato la mappa termica più dettagliata dell’alta atmosfera del gigante gassoso, confermando per la prima volta che le potenti aurore di Giove sono responsabili del riscaldamento dell’intero pianeta, secondo un ufficio stampa presso l’Università di Leicester nel Regno Unito. I risultati della ricerca sono pubblicati sulla rivista Nature.

Un team internazionale di astronomi ha risolto il mistero del riscaldamento dell’atmosfera di Giove, il cui meccanismo è rimasto a lungo sconosciuto. Gli scienziati hanno soprannominato questa anomalia la “crisi energetica”. Lo riporta un articolo pubblicato sulla rivista Nature.

I ricercatori hanno analizzato i dati dell’Osservatorio Keck alle Hawaii per creare la mappa termica più dettagliata dell’atmosfera superiore del gigante gassoso fino ad oggi. Si è scoperto che nelle vicinanze delle regioni in cui si osservano le aurore, la temperatura dell’atmosfera raggiunge valori elevati. Queste regioni, nonostante occupino meno del dieci percento della superficie di Giove, sono responsabili del riscaldamento dell’intero pianeta.

Le aurore si verificano quando le particelle cariche vengono intrappolate dal campo magnetico del pianeta. Si muovono a spirale lungo linee di forza verso i poli magnetici di Giove, scontrandosi con atomi e molecole nell’atmosfera, rilasciando luce ed energia. La forza delle aurore e l’insolito riscaldamento dipendono dal materiale espulso dai vulcani sulla luna di Io.

In precedenza, si pensava che le atmosfere dei pianeti gassosi funzionassero come un gigantesco frigorifero, poiché l’energia termica viene trasportata dall’equatore al polo ed entra nell’atmosfera inferiore nelle regioni polari. Tuttavia, il nuovo modello indica che c’è un flusso opposto di energia termica, che sta riscaldando le regioni equatoriali.

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