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Scienziati trasformano lo schermo del tablet in una telecamera spia

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Un gruppo di ricercatori del MIT ha scoperto un modo per spiare gli utenti di tablet Android utilizzando il sensore di luce del dispositivo.

Il sensore di luce viene solitamente utilizzato per regolare automaticamente la luminosità del display, ma gli scienziati hanno dimostrato che può essere utilizzato anche per catturare immagini del volto dell’utente.

La tecnologia si basa sul principio di reciprocità di Helmholtz, che afferma che la luce riflessa da un oggetto è proporzionale alla luce incidente su di esso. In questo caso, la luce incidente è costituita dal bagliore dello schermo del tablet.

I ricercatori hanno sviluppato un algoritmo che può utilizzare il sensore di luce per catturare immagini del volto dell’utente. L’algoritmo è in grado di identificare la posizione delle mani dell’utente sullo schermo, il che potrebbe consentire a un utente malintenzionato di rubare le password o altre informazioni sensibili.

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Per testare la loro tecnologia, i ricercatori hanno utilizzato un tablet Samsung Galaxy View 2 con uno schermo da 17,3 pollici. Hanno posizionato davanti al tablet un manichino che simulava una persona, quindi hanno lanciato un video di contrasto e un’applicazione speciale sul dispositivo.

L’algoritmo è stato in grado di identificare diverse posizioni della mano del manichino, tra cui un gesto di scorrimento con due dita, un tocco con tre dita e il contorno del palmo davanti allo schermo.

Tuttavia, l’algoritmo è lento e richiede diversi minuti per generare un’immagine. Inoltre, l’immagine è di bassa risoluzione, il che limita la sua precisione.

Per motivi di sicurezza, il consorzio World Wide Web ha già approvato un nuovo standard che limita l’accesso alle API del sensore di luce. Questo standard dovrebbe rendere più difficile per gli utenti malintenzionati utilizzare il sensore di luce per spiare gli utenti di tablet Android.

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