Social vietati ai minori? L’Europa ci prova davvero (e stavolta fa sul serio)

È ufficiale: cinque Paesi europei – Francia, Italia, Spagna, Danimarca e Grecia – stanno per testare un sistema per verificare l’età degli utenti online. L’obiettivo? Limitare l’accesso dei minori ai social network e ai contenuti pericolosi.
Il progetto è stato annunciato dalla Commissione europea e rappresenta un primo, concreto tentativo di affrontare un problema che da anni preoccupa genitori, educatori e governi: i bambini online, senza filtri né protezioni.
Un’app per controllare l’età e (forse) proteggere davvero
L’idea è quella di un’applicazione di verifica dell’età, che ogni Paese potrà adattare alle proprie leggi: alcuni fissano il limite a 13 anni, altri a 15. Il sistema dovrebbe permettere agli utenti di dimostrare facilmente di avere più di 18 anni, senza dover fornire troppi dati personali.
Lo ha spiegato la Commissaria europea per la tecnologia Henna Virkkunen, sottolineando che questa misura servirà a tenere i minori lontani da contenuti inappropriati, soprattutto sui social.

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A spingere con forza per questo progetto è stata soprattutto la Francia, che da tempo porta avanti una battaglia per regolamentare l’accesso dei più giovani alle piattaforme digitali.
La ministra francese per il digitale, Clara Chappaz, ha parlato di un “passo decisivo e benvenuto“, aggiungendo che vietare l’accesso ai social ai minori di 15 anni è ormai una necessità.
E anche Emmanuel Macron ha voluto dire la sua, con un post su X che suona più come un traguardo personale:
“Questa è una vittoria per la protezione dei nostri figli. Ci lavoriamo da anni. Ve lo prometto: la Francia non resterà a guardare!”
Non solo limiti, ma anche nuove regole per i social
Nel frattempo, la Commissione europea non si limita a sviluppare l’app: ha anche presentato una serie di raccomandazioni ai social network. L’obiettivo? Rendere le piattaforme più sane e meno tossiche, soprattutto per i più giovani.
Tra le proposte:
- semplificare il blocco di altri utenti, per difendersi da molestie o contatti indesiderati
- eliminare elementi che creano dipendenza, come la famigerata “spunta” che indica se un messaggio è stato letto, fonte di ansia per tanti adolescenti
Quando parte il test?
La verità è che non c’è ancora una data ufficiale per l’avvio dei test. Ma la direzione è chiara: l’Europa vuole dare un taglio netto al “liberi tutti” digitale, almeno per i minori.
Siamo davanti a un cambio di rotta storico. Dopo anni di promesse e tentativi falliti, qualcosa si muove davvero. E se il test avrà successo, potremmo assistere a una rivoluzione nel modo in cui i nostri figli accedono a internet.
Questa volta, sì, l’Europa sembra fare sul serio.
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