Sony e Nintendo sospendono le attività in Russia
Lo scaffale delle brutte notizie per i giocatori russi incrementa la sua portata. Altre due grandi aziende hanno deciso di abbandonare la Russia e di seguire gli ordini imposti dall’alta finanza: i giganti del mercato Sony e Nintendo stanno temporaneamente sospendendo le loro attività nella regione.
Sony e Nintendo, indipendentemente l’una dall’altra e con un intervallo di poche ore, hanno annunciato la cessazione delle attività nella Federazione Russa. Questo significa la sospensione della fornitura di hardware e giochi sui media, nonché la chiusura del PlayStation Store (rimarranno gli accessi alle librerie sulle console PlayStation, ma per qualche tempo non funzioneranno acquisti e codici di attivazione). Nel caso di quest’ultimo sono stati colpiti anche diversi altri paesi, tra cui Kazakistan e Georgia, poiché tutti tecnicamente si trovano nella regione russa.
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Ricordiamo che Sony e Nintendo non sono affatto le prime grandi aziende a fare un passo così serio. Tra gli altri, Electronic Arts, Microsoft, Ubisoft, Warner Bros., Bungie e altri hanno deciso di obbedire agli ordini e unirsi a questa vile presa di posizione.
In merito a questo boicottaggio sfrenato nei confronti della Russia, eviterò di esprimere la mia opinione perché francamente ne ho le p… piene. Mi limito soltanto a fare una domanda: come mai le lobby finanziarie non hanno avuto lo stesso atteggiamento quando l’America di Obama ha bombardato e distrutto la Siria? Così, tanto per fare un esempio…
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