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Streaming illegale: agricoltore francese condannato a pagare una multa di 60.000 euro

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Un tribunale francese ha condannato un agricoltore di Vienne per aver trasmesso in streaming illegalmente contenuti di proprietà di Canal+. L’uomo, che non è stato identificato, è stato condannato a tre mesi di reclusione sospesa in un caso penale. In un caso civile successivo, il tribunale gli ha ordinato di pagare a Canal+ 56.500 euro.

Canal+ aveva inizialmente chiesto 7,2 milioni di euro, sostenendo che l’agricoltore aveva causato alla società perdite per 1,5 milioni di euro di abbonati e 29.900 euro di entrate pubblicitarie. Tuttavia, il tribunale ha stabilito che non era possibile quantificare con precisione le perdite di Canal+.

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La sentenza è una vittoria per l’agricoltore, ma è anche una battuta d’arresto per Canal+. L’emittente ha fatto notizia per le sue richieste di risarcimento esorbitanti in casi di streaming pirata. Nel 2022, Canal+ ha vinto un caso contro un altro pirata, ma gli ha imposto solo una multa di 20.000 euro.

È probabile che Canal+ consideri di fare appello contro la sentenza. L’azienda potrebbe sperare di ottenere un risarcimento più elevato, o almeno di stabilire un precedente per i casi futuri.

Implicazioni per la pirateria online

La sentenza potrebbe avere implicazioni per la pirateria online. Se i tribunali continueranno a limitare i risarcimenti ai pirati, potrebbe essere meno probabile che i potenziali pirati siano scoraggiati dal rischio di essere scoperti.

Tuttavia, è importante notare che la pirateria online è ancora illegale e può comportare gravi conseguenze. I pirati possono essere soggetti a sanzioni penali, come multe o reclusione, oltre a risarcimenti civili.

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