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Telegram lancia i banner nei video: la pubblicità diventa (quasi) invisibile

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Telegram rivoluziona ancora la pubblicità sulla sua piattaforma. Dopo aver introdotto annunci nella ricerca e nei chatbot, ora tocca ai video: l’app ha ufficialmente lanciato i “Banner in Video”, un nuovo formato pubblicitario che promette di non disturbare l’esperienza visiva.

Ma sarà davvero così discreto?

Cos’è il Banner in Video e come funziona

L’annuncio appare cinque secondi dopo l’inizio del video e rimane visibile per nove secondi, ma – e qui sta la novità – senza interrompere la visione. Si tratta di semplici banner testuali posizionati nella parte inferiore dello schermo: niente audio, niente pop-up a tutto schermo, niente pause forzate.

Per ora, questi annunci sono visibili solo agli utenti iscritti a determinati canali o a pubblici target preimpostati. Non è ancora possibile usare parole chiave, bot o targeting sui canali in generale.

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Quanto costa farsi vedere?

Il prezzo è accessibile: 1 euro ogni mille visualizzazioni (con tariffe ribassate per alcune categorie come “politica e incidenti”, a partire da 0,5 euro CPM). Il messaggio può contenere fino a 160 caratteri, ma niente pulsanti, e alcune limitazioni valgono anche per titoli e link.

Gli inserzionisti possono indirizzare il traffico verso:

  • Un sito web
  • Un canale Telegram
  • Un bot
  • Un profilo
  • Un link d’invito

Un altro dettaglio interessante: non è possibile mostrare lo stesso annuncio a un utente prima che siano passati almeno due minuti dalla precedente visualizzazione. Un modo per evitare sovraccarico e irritazione.

Pubblicità (più) intelligente

Con questo nuovo formato, Telegram punta a un equilibrio delicato: monetizzare senza infastidire. E forse ci sta riuscendo. A differenza delle pubblicità video invasive di altre piattaforme, qui si tratta di testo statico, integrato nell’esperienza, e pensato per essere meno aggressivo.

Ma il contesto è chiaro: Telegram sta accelerando sul fronte pubblicitario. Dopo aver introdotto gli annunci nella ricerca e nei chatbot, ora lancia anche il Pixel Tag, uno strumento per tracciare le azioni post-clic. Il mondo della pubblicità su Telegram sta cambiando — e velocemente.

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