Test di Medicina venduti a 20 euro su Telegram
È lo scandalo più grande che abbia mai colpito il sistema del numero chiuso”
Un sorprendente scandalo è recentemente venuto alla luce riguardante la vendita di test di accesso alle facoltà di medicina al prezzo di 20 euro sull’app di messaggistica Telegram, secondo un recente articolo pubblicato da La Repubblica. La rivelazione ha suscitato una grande indignazione e richieste di un’indagine approfondita sulla questione.
Secondo l’articolo, lo scandalo ruota attorno alla vendita di accesso a un gruppo su Telegram, dove le persone potevano acquistare e ricevere informazioni anticipate sulle domande degli esami. Questa scoperta ha sollevato seri dubbi sulla correttezza del processo di esame e sulla condotta etica di coloro coinvolti.
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Il rapporto rivela che lo scandalo è venuto alla luce quando uno studente, che aveva pagato 20 euro per unirsi al gruppo, si è reso conto che le domande poste erano identiche a quelle che erano già state diffuse online. Ciò ha portato a un’indagine ufficiale, che ha portato alla chiusura del gruppo e ad ulteriori indagini sulla questione.
Inoltre, l’articolo evidenzia i vivaci dibattiti sui social media che questo scandalo ha scatenato. Molti stanno chiedendo misure più severe per impedire incidenti simili in futuro. C’è anche una notevole indignazione per il fatto che qualcuno abbia diffuso online le domande dell’esame e che le persone abbiano potuto trarre profitto dalla vendita di queste informazioni.
Il caso è stato portato all’attenzione della procura e un ricorso è stato presentato al Tar dallo studio legale Leone-Fell & C. riguardo alla prima edizione della selezione universitaria. Una vasta banca dati di migliaia di domande è stata scoperta, con la possibilità di commerciarla o regalarla. A causa di questa situazione, si sostiene che la graduatoria si dovrebbe ripetere.
Questo scandalo è considerato uno dei più grandi mai verificatisi nel sistema degli esami di accesso, sollevando seri dubbi sull’integrità del processo. È essenziale che si chiamino a risponderne coloro che ne sono responsabili e che si adottino misure efficaci per prevenire che simili incidenti si ripetano in futuro.
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