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Un nuovo algoritmo per smascherare il deepfake

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Tra le big che hanno aderito allo sviluppo ci sono anche Intel, Adobe, Twitter e Microsoft.

L’alleanza delle società IT Coalition for Content Provenance and Authenticity ha annunciato lo sviluppo di un nuovo algoritmo per rilevare foto e video falsi, ora conosciuti come deepfake. Il nuovo sistema sarà costruito sulla base della blockchain e non richiederà un confronto fotogramma per fotogramma di foto e video falsi con gli originali.

I giganti della tecnologia stanno creando uno standard aperto progettato per funzionare con qualsiasi software, secondo Nikkei Asia. Attraverso l’uso della blockchain, consentirà di tracciare l’origine di immagini e video e di determinare se sono stati modificati rispetto alla pubblicazione iniziale. La coalizione comprende già Adobe, Microsoft, Intel e Twitter, oltre a Sony e Nikon, specializzate nella produzione di fotocamere digitali.

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I dettagli tecnici devono ancora essere rivelati, ma Adobe afferma che le prime funzionalità per proteggere l’autenticità delle immagini arriveranno sul mercato entro la fine dell’anno. Entro i prossimi due anni dovrebbe essere lanciato un vero e proprio ecosistema blockchain per il monitoraggio della cronologia dei file multimediali. La coalizione intende collaborare con più social network e altre piattaforme, incluso YouTube.

I metodi esistenti per rilevare i falsi richiedono un attento confronto di immagini e video dubbi con quelli autentici. Si presume che l’uso del nuovo standard consentirà di rilevare i falsi modificando i metadati anche in caso di elaborazione di alta qualità del materiale originale, quando gli algoritmi tradizionali non funzionano.

Perché è importante

In un mio vecchio articolo, avevo espresso tutte le mie perplessità circa i risvolti negativi che l’abuso del deepfake avrebbe potuto causare alle persone. Per fortuna le aziende si stanno organizzando per smascherare questi montaggi che, se finiti nelle mani sbagliate, potrebbero causare danni di immagine non indifferenti. 

A questo punto però potremmo veder nascere una lotta tra chi spingerà il deepfake ad essere sempre più difficile da smascherare e chi invece farà di tutto per smascherarlo. Spero di sbagliarmi ma credo che sia ormai un dualismo inevitabile. 

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