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Un nuovo chip cerebrale promette di combattere l’ansia

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Nel Regno Unito è in corso una ricerca pionieristica sull’utilizzo degli ultrasuoni per il trattamento di disturbi mentali come depressione e ansia. Il dispositivo, sviluppato da Forest Neurotech, sarà testato su 30 pazienti che hanno subito interventi neurochirurgici con rimozione temporanea di una sezione del cranio.

L’impianto utilizza gli ultrasuoni per stimolare l’attività neurale, nella speranza di ripristinare l’equilibrio dell’attività cerebrale e curare disturbi come depressione, dipendenza, disturbo ossessivo-compulsivo ed epilessia. Rispetto alla risonanza magnetica funzionale, questo dispositivo può creare immagini tridimensionali ad alta precisione dell’attività cerebrale e generare segnali ultrasonici mirati per attivare specifici gruppi di neuroni.

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I partecipanti allo studio indosseranno l’impianto per due ore, durante le quali gli sperimentatori osserveranno eventuali cambiamenti di umore e motivazione. Il processo di sperimentazione inizierà a marzo e durerà tre anni e mezzo. In caso di risultati positivi, saranno pianificati studi clinici su larga scala.

Questo progetto, finanziato con 7,5 milioni di dollari, fa parte del più ampio programma Aria e rappresenta un passo avanti significativo nell’utilizzo degli ultrasuoni per il trattamento di disturbi mentali.

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