WhatsApp: le tre cose da sapere sui nuovi termini di servizio
Da sabato 15 maggio, l’applicazione WhatsApp emanerà nuovi termini di utilizzo che consentiranno la condivisione dei dati con Facebook. Ecco cosa succederà.
Dopo le proteste degli utenti di Internet nel gennaio 2021, WhatsApp e il suo proprietario Facebook avevano annunciato che avrebbero rinunciato al lancio dei nuovi termini di utilizzo dell’applicazione di messaggistica. Ma quattro mesi dopo, queste nuove condizioni stanno per entrare in vigore.
Facciamo il punto della situazione su cosa cambierà o non cambierà per gli utenti dell’app a partire da questo sabato 15 maggio.
Cosa cambia?
Dal 2014 WhatsApp è di proprietà del gigante Facebook, che ha acquistato l’app di messaggistica per circa 16 miliardi di dollari. Queste nuove condizioni d’uso creeranno un ponte tra le due applicazioni.
Verranno infatti condivisi con Facebook i tuoi dati relativi all’applicazione: numero di telefono, indirizzo IP, identificativo dello smartphone. Ma, come teme l’avvocato Antoine Delforge all’RTBF, se hai già un account Google o un account Facebook “non dovrebbe cambiare molto” per te e per i tuoi dati.
L’unica differenza notevole è che il social network sarà in grado di monetizzare queste informazioni consentendo alle aziende di contattarti direttamente tramite WhatsApp. Esempio: se fai clic su un annuncio su Facebook, potresti ricevere un messaggio entro poche ore dall’attività che ha creato questo annuncio che ti invita a visitare il suo sito.
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Posso rifiutare?
I termini di utilizzo aggiornati entreranno in vigore questo sabato 15 maggio. Teoricamente puoi rifiutarlo. Tuttavia, influenzerà notevolmente il tuo utilizzo dell’app. Se rifiuti, puoi comunque ricevere chiamate e notifiche di nuovi messaggi all’inizio. Ma non sarai in grado di effettuare una chiamata, scrivere o leggere un messaggio senza passare attraverso la notifica.
E dopo diverse settimane, l’applicazione non sarà più accessibile. Quando lo apri, rimarrà accessibile solo la schermata che ti invita ad accettare la nuova carta. E se non torni all’app per 120 giorni consecutivi, il tuo account verrà eliminato.
Quali alternative?
Dopo l’ondata di indignazione provocata dall’annuncio della modifica delle condizioni d’uso, molti utenti di Internet si sono rivolti ad altri servizi di messaggistica. I due più famosi sono Telegram e Signal. Due servizi di messaggistica criptata che – per il momento – non monetizzano gli account dei propri clienti.
È anche possibile esportare una conversazione da WhatsApp su Telegram. Per fare ciò, dovrai andare – se hai un telefono Android – a “Opzioni”, quindi “Altro” ed “Esporta la discussione”. Per gli utenti di iPhone, è sufficiente fare clic sulla conversazione e scegliere “Esporta discussione”.
E se vuoi eliminare il tuo account WhatsApp, vai nelle impostazioni, seleziona “Il mio account”, quindi “Elimina il mio account”.
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