15 giugno fine obbligo vaccinale, ma il Green Pass?
Su internet cominciano a trapelare le prime indiscrezioni circa le restrizioni che dovremmo sorbirci fino al 15 di giugno, giorno in cui cadranno tutte le restrizioni e a quanto pare, anche l’obbligo vaccinale per i 50enni. Partecipa al sondaggio.
Con la fine delle restrizioni diremo addio anche al Green Pass? Stando alle informazioni raccolte in rete purtroppo questo non è chiaro. Sebbene il certificato verde sia stato rimosso in gran parte del mondo, Europa inclusa, l’Italia non sembra intenzionata a mollare la presa, anzi.
Secondo il sito quotidiano.net, questo sarebbe il rollino di marcia previsto dal governo italiano per contenere questa terribile influenza:
7 febbraio
Entrano in vigore, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, le nuove norme su scuola, vaccinati e Green pass previste dal Dl approvato il 2 febbraio dal Consiglio dei ministri. Capitolo scuola. Nella bozza del Dl si prevede di dimezzare la durata della Dad, che passa da 10 a 5 giorni in tutte le scuole di ogni ordine e grado e rimarrà solo per i non vaccinati, ad eccezione della fascia 0-6 anni, nella quale non è autorizzata la vaccinazione. Negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia, tutti i bambini rimarranno a casa quando in classe ci sono 5 o più casi di positività al Covid e non più alla presenza di un caso come avviene oggi.
Alle elementari, medie e superiori, invece, la didattica a distanza scatterà solo per i non vaccinati: alle primarie dal quinto caso in su, alle secondarie dal secondo in poi. Il decreto introduce i tamponi ‘fai da te’ per scuole dell’infanzia ed elementari. Fino a 4 casi, infatti, si rimane tutti in classe, ma se un bambino dovesse mostrare sintomi del virus, dovrà sottoporsi ad un tampone, molecolare, antigenico oppure “autosomministrato”. In caso quest’ultimo desse esito negativo, per rientrare in classe basterà l’autocertificazione. Chi, invece, va in quarantena, in ogni ordine e grado d’istruzione, per tornare a scuola dovrà fare un tampone antigenico o molecolare e non avrà bisogno del certificato medico.
Vaccinati e Green Pass. Cambiano le restrizioni in zona rossa: le fasce di colore rimarranno ma per le Regioni che dovessero finire in rosso non ci saranno più divieti per chi ha completato il ciclo vaccinale, ma le restrizioni rimarranno invece per i no vax. Per quanto riguarda il Pass, dopo l’abbassamento della durata a 6 mesi, la bozza del Dl prevede che per chi ha completato il ciclo vaccinale con il booster e per chi si è contagiato e è guarito dopo essersi vaccinato, la validità è illimitata. Per chi, invece, si è contagiato dopo la prima dose, il certificato varrà 6 mesi.
10 febbraio
Scade l’obbligo di mascherine all’aperto, potranno riaprire le discoteche e si potranno organizzare di nuovo concerti e feste all’aperto. In realtà non è mai esistito un obbligo di mascherine all’aperto ma ai TG piace farcelo credere.
15 febbraio
I lavoratori pubblici e privati – compresi quelli in ambito giudiziario e i magistrati – che hanno compiuto i 50 anni, dovranno esibire al lavoro il Super Green pass, che si ottiene con il vaccino o con la guarigione dal Covid. Chi non lo farà non riceverà lo stipendio ma conserverà il posto di lavoro. L’accesso ai luoghi di lavoro senza certificato che attesti vaccino o guarigione è vietato e chi non rispetta il divieto subirà una sanzione amministrativa tra 600 e 1500 euro. Sanzioni che sono legalmente nulle quindi non devono essere pagate!
28 febbraio
Fino alle fine del mese nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, gli studenti che dovranno fare auto sorveglianza potranno essere sottoposti a test gratuitamente.
31 marzo
Non è ancora possibile fare una previsione certa su un eventuale rinnovo ma in questa data termina lo Stato di emergenza, in vigore da oltre due anni, a cui sono legate ad esempio le norme sul lavoro agile, ovvero lo smartworking, e quelle in materia di sorveglianza sanitaria eccezionale.
15 giugno
Per gli over 50 termina l’obbligo del vaccino, secondo quanto deciso nel decreto legge di inizio gennaio.
Queste sarebbero le direttive che il governo dovrebbe adottare fino al 15 di giugno ma come avrai notato, non si alcun cenno al Green Pass. Cosa succederà quindi dopo il 15 di Giugno?
Possibili scenari
Premettendo che i DPCM prima e i Decreti legge poi sono anticostituzionali ed effettivamente non hanno nessun valore legale e che quindi potrebbere tranquillamente non esser rispettati, analizziamo le possibilità che si potrebbero aprire questa estate.
Il governo spera di poter raggiungere una quota di vaccinati tale che sarebbe inutile continuare a richiedere il Green Pass; i fatti tuttavia ci stanno dimostrando che neanche l’obbligo per i 50enni ha raggiunto i risultati auspicati. Il popolo dei cosiddetti NO-VAX sembra voler reggere ad oltranza e il loro numero aumenta, dato che chi non vuole andare oltre la seconda dose è a tutti gli effetti inserito in questa categoria.
Ciò lascerebbe presupporre che il governo potrebbe “arrendersi” e non imporre più alcun obbligo attraverso i decreti legge ma potrebbe comunque continuare la sua campagna di coercizione per costringere al vaccino con la ormai consueta formula del ricatto.
L’estate come si sa è un caos di folla e “delirio” perciò è davvero molto difficile poter gestire una situazione di controllo del Green Pass. In ogni caso, il fatto che non si parli della certificazione lascia intendere che questo mezzo discriminatorio continuerà ad esistere. Probabilmente andrà solo in vacanza fino al prossimo inverno.
È già tutto deciso?
La pandemia ha generato ansia, depressione e paura ma ha anche contribuito a risvegliare una piccola fetta di popolazione che sa bene cosa sta accadendo realmente nel mondo. È chiaro a tanti che molti dei piano della famosa Élite finanziaria che comanda il mondo, non sta andando proprio come previsto. Il piano del Great Reset, ovverò il rastrellamento dell’economia mondiale, non è affatto un piano globale ma è ormai relegato a pochi stati d’Europa, all’Australia e a pochi altri governi dittatoriali. Anche l’Israele, da molti considerato lo stato apripista, sembra aver fatto un passo indietro.
Ci sono tuttavia molti punti interrogativi che mi lasciano perplesso:
- L’inghilterra ha rimosso tutte le restrizioni anti Covid-19 ma ad aprile dovrebbe lanciare l’Identità Digitale (la prima in Europa). Sarà vero?
- Il 21 febbraio Trump lancerà il suo social media TRUTH e questo potrebbe creare grossi problemi ai Facebook, Twitter e tutte le altre piattaforme di regime, compreso YouTube.
- Le elezioni USA 2020 sono ancora in bilico perché attualmente il potere non è in mano a Biden come molti credono ma è sotto il controllo dei militari fedeli a Trump. Si parla di frode elettorale ma naturalmente, nessun TG rivelerà mai questa notizia. O per lo meno, non adesso. Lo so che a molti sembrerà assurdo ma è davvero così.
- Come detto, la gente è stanca di farsi due vaccini all’anno perciò le 8 dosi di vaccino previste, potrebbero ricevere un brusco stop. Se davvero le dosi messe in conto erano 8, non potendo andare oltre, dovrebbe a poco a poco decadere anche la richiesta del Green Pass. A meno che non si arrivi davvero all’identità digitale, il Green Pass dovrebbe smettere di esistere.
Questi quattro punti a mio avviso sono la chiave per capire quale sarà il nostro destino. Quello che mi sento di dire adesso è che, qualora il Green Pass dovesse tramutarsi in Identità Digitale, allora preparati a sentir parlare anche di microchip sottocutaneo perché, sarebbe quello il prossimo passo!
Ne riparliamo più in là… 😉
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Spero che paghino caro il male che stanno facendo alla gente.
il karma… 🙂
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