5G: il Consiglio costituzionale convalida la legge “anti-Huawei”
SFR e Bouygues Telecom, che hanno realizzato per metà la loro rete mobile con il produttore cinese, avevano presentato domande prioritarie di costituzionalità per contestare le disposizioni prese nell’estate del 2020.
Francia – Tempi duri per Huawei che dopo aver perso la partnership con Honor riceve un’altra batosta dal Consiglio costituzionale che venerdì 5 febbraio, ha convalidato le misure legislative “anti-Huawei” volte a preservare “gli interessi della difesa e della sicurezza nazionale” , in particolare nell’ambito del funzionamento delle reti mobili 5G. Da diversi mesi alcuni osservatori ritengono che la sicurezza dei dati degli utenti non possa essere garantita in caso di dispiegamento del gruppo cinese in Francia. Alla fine di agosto, l’Agenzia nazionale per la sicurezza dei sistemi informativi (Anssi) aveva autorizzazioni operative molto largamente limitate, in conformità con le disposizioni della legge del 1 agosto 2019.
Leggi anche:
Questi testi erano stati contestati dagli operatori di telecomunicazioni francesi SFR e Bouygues Telecom, che per metà hanno costruito la loro rete mobile con Huawei. I due operatori avevano quindi presentato domande prioritarie di costituzionalità (QPC) a fronte del danno legato alle severe restrizioni imposte al fornitore cinese. Bouygues Telecom, ad esempio, ha spiegato che doveva rimuovere 3.000 antenne Huawei entro il 2028 in aree ad altissima densità di popolazione, senza ottenere in cambio un risarcimento.
“Proteggi le reti mobili dai rischi di spionaggio e pirateria”
Ma il Consiglio costituzionale ha deciso di convalidare queste disposizioni nell’estate del 2020. Ritiene che il legislatore abbia voluto “proteggere le reti di telefonia mobile dai rischi di spionaggio, pirateria e sabotaggio che possono derivare dalle nuove funzionalità offerte dalla quinta comunicazione mobile generazione “ . Le disposizioni quindi “danno attuazione alle prescrizioni costituzionali inerenti alla tutela degli interessi fondamentali della nazione” , aggiungono i Re Magi nel loro comunicato .
Huawei, uno dei leader mondiali nelle apparecchiature 5G, è nel mirino degli Stati Uniti, che sospettano un potenziale spionaggio a vantaggio di Pechino.
Dopo il Regno Unito, a metà luglio, la Svezia a fine ottobre è diventata il secondo paese in Europa e il primo nell’Unione Europea a bandire esplicitamente Huawei da quasi tutte le infrastrutture necessarie per far funzionare la sua rete 5G.
Ti potrebbe interessare:
Esprimi il tuo parere!
Ritieni che siano motivate tutte queste misure anti-Huawei? Fammi sapere che ne pensi lasciando un commento nell’apposita sezione che trovi più in basso.
Per qualsiasi domanda, informazione o assistenza nel mondo della tecnologia, puoi inviare una email all’indirizzo [email protected].