Chi ha fatto il “V” diventa un dispositivo bluetooth?
A causa dell’oppressione della libertà di parola, in questo articolo mi sono auto-censurato. Visita questa pagina per decifrare le parole virgolettate.
Non è la prima volta che tratto questo argomento ma oggi voglio ritornare sull’argomento in quanto mi è stata segnalata un’altra applicazione bluetooth in grado di identificare i soggetti che hanno ricevuto il “V” anti “C19”.
L’app Bluetooth Finder – Scanner del precedente articolo, si “limita” a individuare i soggetti “VV” e tramite il codice identificativo, si è in grado anche di risalire alla tipologia di “V”.
L’app di oggi agisce più o meno allo stesso modo ma oltre a identificare i “VV”, mostra anche la potenza del bluetooth. I pratica, questa applicazione è in grado di rilevare anche la forza del siero magico…
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Disclaimer
So che questo articolo può sembrare assurdo e sono pronto a beccarmi tutti gli insulti dei miei lettori ma ahimè, prima di scrivermi qualcosa di offensivo, ti invito a provare l’app tu stesso, magari in un luogo molto affollato. Vedrai quanti ne verranno fuori…
Come fanno le app scanner bluetooth a rilevare i “VV”?
Purtroppo non sono in grado di dirti come mai il “V” venga individuato dal bluetooth ma quel che so, è che tutti i test che ho effettuato in questi anni, si sono rivelati sempre impeccabili.
Ecco tutto quello che dovrai fare per individuare i soggetti “VV”:
- Installa l’app BLE Analyser cliccando sull’immagine qui in basso:
- Ora che l’app è installata, avviala e la scansione dei “dispositivi” sarà automatica.
- I tre punti interrogativi (???) rappresentano tutti quei dispositivi che il bluetooth identifica come “strani”. Tra questi ci sarebbero anche i “VV”.
- Cliccando sulla quarta icona in basso, puoi anche vedere l’RSSI, ovvero la forza del segnale emesso dal dispositivo.
L’RSSI (Received Signal Strength Indicator) è una misura della potenza del segnale radio ricevuto da un dispositivo Bluetooth. È un indicatore della forza del segnale tra due dispositivi Bluetooth, ovvero quanto il segnale è forte o debole quando viaggia tra di essi. L’RSSI viene espresso in decibel-milliwatt (dBm) e può essere utilizzato per determinare la distanza approssimativa tra i due dispositivi. Tuttavia, l’RSSI non è sempre una misura accurata della distanza, in quanto può essere influenzato da vari fattori ambientali come ostacoli fisici, interferenze radio elettromagnetiche, e altri dispositivi che utilizzano la stessa banda di frequenza.
Come capire che non si tratta di una bufala
Se vuoi provare l’app e fare un test, assicurati di non avere altri dispositivi bluetooth nei paraggi. Gli smartwatch e altri gadget bluetooth, potrebbero risultare tra i dispositivi non riconosciuti, ovvero quelli con i tre punti interrogativi. L’ideale sarebbe eseguire il test lontano dagli elettrodomestici ed altri dispositivi elettronici. In seguito, rifai il test in un luogo affollato e vedrai quanti “???” ti compariranno.
Io personalmente ho fatto il test con BLE Analyser più volte e mi ha sempre trovato il numero esatto delle persone “VV”.
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